“Malaguti, torniamo umani”
Leggere la lettera di un parlamentare come l’onorevole Malaguti, che attacca chi difende la Sumud Flotilla, fa davvero male
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A volte nella vita accade, se si è fortunati, di incontrare persone speciali, di quelle che lasciano un segno nelle comunità nelle quali vivono o operano come Gianni Cerioli.
Più di 30 anni fa nel quartiere di via Bologna, la zona di Viale Krasnodar era famigerata in città e conosciuta da tutti come “il Bronx”. Qui l’uso della droga dilagava così come tutti i reati ad esso connessi. Era difficile trovare un appartamento che non fosse stato visitato da disperati alla ricerca di danaro per comprare eroina o altro.
Nella siepe che cingeva la scuola d’infanzia Aquilone si rinvenivano siringhe usate, intenzionalmente depositate con l’ago rivolto verso l’interno del giardino frequentato dai piccoli. Era un uso di droga manifesto, violento, sprezzante nei confronti di chiunque. Poi la situazione è cambiata. Non si è trattato di magia ma di un insieme di iniziative ed azioni messe in campo da attori diversi.
Tra questi, una azione formidabile è stata attuata da Gianni Cerioli, indimenticato preside della Scuola Media De Pisis di viale Krasnodar, insieme ad un gruppo coeso di insegnanti che lo hanno supportato con passione.
Gianni Cerioli è riuscito a dare senso, interessi nuovi e prospettive alla vita dei ragazzi che frequentavano l’Istituto che hanno acquisito il senso della dignità e con essi, ha cambiato pelle tutto il quartiere, dimenticando e facendo dimenticare il famigerato “Bronx”.
Ho conosciuto il Prof. Cerioli negli anni ‘90 impegnandomi nella Commissione Scuola guidata dalla Responsabile Gloria Trentini nell’ambito della Circoscrizione di via Bologna, sotto la presidenza di Maurizio Benvenuti.
La dedizione alla “missione”, l’intelligenza, la sensibilità, la capacità esercitate da Cerioli nel guidare quella comunità scolastica non potevano non conquistare e coinvolgere l’osservatore.
Altri tempi ed altri ruoli hanno coinvolto Gianni Cerioli su tantissimi fronti: L’Accademie Francaise, l’Unicef, l’arte, la pittura, la poesia.
Gianni Cerioli era un uomo poliedrico, con una molteplicità di interessi e passioni, ma mai banale o superficiale. E disponibile.
Ha collaborato tanto con la Circoscrizione di Via Bologna per arricchirne l’offerta culturale con il Concorso Letterario in lingua dialettale dedicato a Mario Roffi, con il concorso di pittura dedicato al Maestro Giordano Ferrari, con l’attività del Centro culturale di via Bologna.
Il suo interesse e la sua partecipazione attiva in tante manifestazioni, di qualsiasi livello, dimostravano il suo apprezzamento per tutte le iniziative di carattere artistico perché credeva profondamente nell’importanza della diffusione della cultura in tutte le sue forme.
Caro Professore ci mancherai.
Patrizia Bianchini, ex presidente Circoscrizione di via Bologna
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