Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Dici Primo Maggio ed è subito “rivolta sociale” la parola che sceglie il segretario generale Fiom Cgil-Ferrara Stefano Bondi per descrivere in che cosa consiste la festa dei lavoratori anche quest’anno. E ci tiene a specificare che il significato che attribuisce a questo concetto è rigorosamente democratico, ovvero che a partire dai referendum dell’8 e 9 giugno “si potranno cambiare concretamente le cose"
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Ferraresi disciplinati e responsabili nel rispettare le restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus. Lo dicono i numeri: su 41.952 controlli effettuati durante la Fase 1 in provincia di Ferrara, sono state applicate ‘solo’ 2.252 sanzioni. Tradotto in percentuale: è stato colto in violazione il 5,4% delle persone controllate, sanzionate per essere uscite di casa senza motivi di lavoro, salute e necessità.
A stilare il bilancio del primo lockdown, dal 10 marzo al 3 maggio, è il prefetto Michele Campanaro al termine della riunione tecnica di coordinamento con i vertici di questura, polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, ispettorato del lavoro, unità operativa Ausl che si occupa di sicurezza sul lavoro, ovvero tutti i soggetti chiamati al monitoraggio dell’attuazione delle misure di contenimento del contagio.
“Numeri importanti che dimostrano che i risultati più efficaci si ottengono facendo squadra” commenta in videoconferenza il prefetto, al quale piace pensare che “il contagio limitato nella nostra provincia rispetto alle altre sia frutto dell’impegno messo sul campo anche nel sistema sicurezza da forze dell’ordine e polizie locali, il cui contributo è stato determinante”.
I 24mila controlli condotti da polizia di Stato, Arma, guardia di finanza e capitaneria di porto si aggiungono infatti ai 17mila compiuti dalle polizie locali, che hanno portato a 2252 sanzioni (1865 da forze dell’ordine, 387 dai vigili urbani) in un “trend sanzionatorio che non è necessariamente proporzionale al numero di verifiche – spiega Campanaro -: il giorno in cui si è fatto il maggior numero di sanzioni (86) è stato l’11 aprile (quando i servizi di controllo sul territorio erano stati potenziati per la settimana di Pasqua) ma non coincide con la giornata in cui sono stati più controlli (ben 1132 il 9 aprile)”.
Ancora più limitate le violazioni negli esercizi commerciali: la prefettura ha adottato soltanto 15 provvedimenti di chiusura, da 5 a 15 giorni, su oltre 29mila attività ispezionate. “Un numero incredibilmente contenuto” osserva il rappresentante del governo che ha adottato anche 50 provvedimenti di sospensione dell’attività su 2245 imprese che hanno comunicato i codici Ateco per poter continuare ad operare in deroga “nei settori più disparati, in modo particolare la meccanica”.
Ora, con l’avvio della Fase 2, il meccanismo è cambiato e registra un incremento del 30% delle attività tornate al lavoro. “Dal 75% all’80% delle imprese iscritte alla Camera di Commercio hanno ripreso la propria attività a pieno regime” rendiconta Campanaro che definisce le nuove modalità di controllo, “improntate al principio della ragionevolezza e del buonsenso in questa fase di transizione”.
Questo vale sia su strada – “sanzioni sì ma con mano meno pesante, in questi primi giorni gli operatori di polizia sono invitati a chiarire meglio i comportamenti consentiti e quelli oggetto di fraintendimento”, e in questo senso le 13 sanzioni nel primo giorno sono considerate una “partenza incoraggiante” – che sui luoghi di lavoro, dove il primo giro sarà a “scopo educativo con l’invito a rispettare le prescrizioni”.
Per verificare il rispetto dei protocolli di sicurezza nelle imprese, a partire dall’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, scendono in campo “squadre miste (composte da personale specializzato di ispettorato del lavoro, vigili del fuoco, Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Ausl e carabinieri) che hanno già avviato controlli a tappeto nei settori più esposti come edilizia, logistica, chimica e grande distribuzione, pianificati a cadenza settimanale”.
Insomma, “l’attestazione di responsabilità dimostrata finora mi consente di guardare con cauto ottimismo l’avvio della Fase 2” rivela il prefetto Campanaro, rincuorato dalla nota del ministro dell’interno Luciana Lamorgese che sottolinea la “assoluta centralità delle prefetture nel nostro sistema democratico a presidio di legalità e coesione sociale, nel suo ruolo di garante della sicurezza, coordinatore delle forze di polizia e mediatore tra l’interesse alla libertà di impresa e la tutela della salute. Ci sono stati momenti di difficile attuazione, come negli spostamenti fuori regione consentiti per casi di assoluta urgenza, anche se siamo in attesa di chiarimenti sulle visite tra congiunti nei paesi di confine”.
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