
Il preside Massimiliano Urbinati
di Davide Soattin
Una sfida per il cambiamento, da cui poter partire per trasformare la negatività di un presente martoriato dal Coronavirus in un futuro che possa essere sinonimo di rinascita e miglioramento.
Questo sarà l’obiettivo principale del Challenge Prize “My Dream for Future” che, promosso dall’istituto di istruzione Vergani, avrà come compito quello di coinvolgere i diversi partecipanti in una disputa in cui saranno chiamati a mettere in campo tutta la loro fantasia, il loro talento e la loro capacità di analisi per lanciare idee e messaggi utili a migliorare la vita che verrà dopo l’emergenza.
L’iniziativa infatti, che durerà dalla mezzanotte del 26 marzo alle 23 del prossimo 12 aprile, vedrà la partecipazione attiva e fondamentale sia degli studenti – già diversi quelli cimentatisi nel progetto – che degli insegnanti dell’istituto, che saranno chiamati a produrre un breve video con le stesse identiche peculiarità delle stories pubblicate su Instagram o Facebook, in cui si potranno raccogliere una riflessione o un’azione da trasmettere alla collettività, attraverso la fantasia, l’ingegno e il talento.
Nei video, che dovranno avere durata massima di venti secondi, una ripresa in verticale e si potranno fare con qualsiasi editor o filtro, bisognerà inserire – spiegano gli ideatori – l’hashtag che ormai è diventato il tormentone del momento (#iorestoacasa, ndr) e tracce musicali libere da copyright, facendo bene attenzione che il titolo del file non superi i trenta caratteri.
Tutte condizioni necessarie per far si che il prodotto, una volta inviato all’indirizzo mail iorestoacasa@vergani.istruzioneer.it con nome, cognome e classe del partecipante, venga accettato e pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dell’istituto, a partire dal 13 aprile. Si potrà poi votare fino alle ore 12 del prossimo 5 maggio, con il titolo di vincitore che verrà assegnato a chi avrà ottenuto il maggior numero di like. Il premio in palio sarà un notebook.
A presentare il progetto didattico con entusiasmo – e un comprensibile pizzico di orgoglio personale – è stato il dirigente scolastico Massimiliano Urbinati: “Mi sento davvero orgoglioso di quello che stiamo facendo, nel tentativo di trasformare un momento negativo in un punto di positività da cui poter partire per far crescere la scuola e i giovani. Credo che in questi giorni sia davvero importante dare agli studenti l’idea di continuità e ordinarietà e per questo abbiamo pensato a promuovere modalità che siano diverse rispetto alla solita didattica”.
Il preside ha aggiunto: “In questa direzione va il contest che abbiamo pensato per fare si che la creatività e l’innovazione diventino una chiave di svolta per permettere ai ragazzi di far emergere le loro competenze. In una maniera nuova, che non siano gli ormai soliti compiti in classe. In queste settimane abbiamo capito che saremo costretti a cambiare le nostre abitudini, anche quando ci si potrà rivedere a scuola. Pensiamo a questo come a una rivoluzione, in cui prendere ciò che di solito è extra scolastico e portarlo all’interno del mondo dell’istruzione”.
Urbinati ha infine concluso: “Questa nuova strategia ci permetterà di stringere ulteriormente quella forbice che intercorre tra la vita sociale e quella scolastica. L’alunno si renderà così conto delle sue abilità e di tutto quello che sarà in grado di fare realmente. Il Coronavirus ha cambiato tutti noi, ma anche in un periodo così si può paradossalmente trovare gli spunti per una nuova idea di libertà. La speranza di tutti è ovviamente quella di tornare alla vita di tutti i giorni nel minor tempo possibile, ma la normalità non sarà più come prima”.
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