Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Dici Primo Maggio ed è subito “rivolta sociale” la parola che sceglie il segretario generale Fiom Cgil-Ferrara Stefano Bondi per descrivere in che cosa consiste la festa dei lavoratori anche quest’anno. E ci tiene a specificare che il significato che attribuisce a questo concetto è rigorosamente democratico, ovvero che a partire dai referendum dell’8 e 9 giugno “si potranno cambiare concretamente le cose"
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Il primo bilancio della giunta Fabbri passa con i soli voti della maggioranza in un’atmosfera surreale: i consiglieri, alcuni muniti di mascherina, sparpagliati nella sala consiliare per garantire la distanza di almeno un metro, a votare per alzata di mano il documento più importante di un’amministrazione.
Il consiglio comunale, come richiesto dal sindaco Alan Fabbri e accolto dall’opposizione che avrebbe preferito rimandare la seduta per fare i conti con le ricadute del Coronavirus, è stato ‘condensato’ in appena due ore e mezza di discussione a porte chiuse.
“Un atto di responsabilità, il modo corretto di agire per il bene della città in un momento difficile che mette tutti a dura prova” annuncia in apertura il vicesindaco Nicola Lodi, che elenca le misure precauzionali adottate per il contenimento del contagio: pulizia straordinaria dei locali e degli arredi della sala consiliare, sanificazione e igienizzazione, posizionamento di gel disinfettati, areazione delle sale, riduzione del personale strettamente necessario, contingentamento dei tempi di discussione. Non sono previsti dispositivi di protezione individuale, anche se diversi consiglieri della maggioranza si presentano con le mascherine.
Precauzioni che pare non abbiano convinto la segretaria generale, che evita di fare l’appello al microfono, per poi partire con l’approvazione del Dup e del bilancio dell’Istituzione Scuola, che ammonta a 26 milioni di euro (17,5 milioni in capo al Comune, di cui 10 milioni per spese del personale, 2 milioni per spese generali, 5 milioni per spese di funzionamento) rendiconta l’assessora Dorota Kusiak, anticipando che “la crisi potrebbe rendere necessaria una variazione di bilancio per affrontare l’emergenza con flessibilità e responsabilità“.
La sua predecessora, Cristina Corazzari, chiede in due risoluzioni (respinte) l’apertura di una nuova sezione di asilo nido, un contributo straordinario per abbattere almeno il 30% delle rette delle scuole paritarie e l’erogazione entro fine marzo dei contributi comunali perché “rischiamo che le scuole non siano più in grado di riaprire”.
“In questo bilancio non ci sono novità significative” commenta la consigliera dem che esprime dissenso sul “calo delle risorse (200mila euro in meno rispetto al preventivo dell’anno scorso) e dei fondi destinati al diritto allo studio; sulla rimozione della dirigenza pedagogica e sulla sospensione dei bambini le cui famiglie risultino morose. Una misura inapplicabile che esclude proprio chi ne ha più bisogno, come attribuire punti per la residenzialità storica che denota scarsa lungimiranza”.
Una “mancanza di visione” condivisa dal Pd per voce di Francesco Colaiacovo e da Dario Maresca per Gente a Modo – gli unici gruppi seduti ai banchi, ‘assenti giustificati’ Roberta Fusari (Azione Civica) e Tommaso Mantovani (M5S) – nel votare contro il bilancio di previsione 2020-22, approvato dalla maggioranza.
“Siamo consapevoli che la proposta di bilancio andrà aggiornata tenendo conto dell’impatto economico dell’emergenza – ammette l’assessore Matteo Fornasini – ma l’approvazione è necessaria per dare le prime certezze, attese dalla città anche prima della crisi. Anche la prima giunta Tagliani non ha approvato il bilancio entro il 31 dicembre, ma intanto noi per l’emergenza abbiamo posticipato i pagamenti di alcune imposte locali, esentato le famiglie dal pagamento delle rette scolastiche e stiamo attivando sevizi domiciliari di assenza per i bimbi disabili o con maggiore fragilità”.
Respinti i 13 emendamenti e le 3 risoluzioni presentati dall’opposizione, viene approvata solo la risoluzione del capogruppo Pd Aldo Modonesi “in materia di sostegno alle imprese, all’occupazione, ai servizi e alle famiglie ferraresi nell’emergenza coronavirus”.
Nel dettaglio, il consiglio si impegna a “presentare quanto prima una variazione di bilancio che tenga conto dei nuovi scenari legati all’emergenza sanitaria in corso e con misure dirette al sostegno del sistema economico e occupazionale della città, sin dall’approvazione del bilancio consuntivo 2019″ oltre a “valutare, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali, in particolare della Camera di Commercio, delle associazioni di categoria e dei sindacati, l’approvazione di provvedimenti a sostegno delle imprese cittadine, dell’occupazione, della sopravvivenza del Terzo settore, del sistema di welfare sociale e del sistema educativo anche prevedendo interventi di natura straordinaria ed eccezionale, in modo da sostenere le famiglie ferraresi in questa difficile emergenza”.
“Sarà un piano condiviso con tutta la città per affrontare l’emergenza” assicura Fornasini che evita il discorso Sgarbi, chiamato in causa sia da Modonesi (“bisogna prendere le distanze quando qualcuno dice che ‘non credo al coronavirus. È il virus del buco del culo. Alzatevi, andate in giro, andate a Cologno’) che dalla collega Ilaria Baraldi.
“Sono in forte imbarazzo nel discutere un bilancio in condizioni così surreali dettate dall’emergenza” premette Ilaria Baraldi che chiede alla giunta il “coraggio di rivedere alcune scelte: non è il momento di spendere 400mila euro per recintare i parchi, o di dare 300mila euro all’assessorato Gulinelli che finiscono nelle royalties a Sgarbi e per le assicurazioni della sua mostra in Castello”. O di “incrementare l’ufficio comunicativo con il portavoce del vicesindaco” aggiunge Modonesi.
Dopo il cordoglio per la scomparsa dell’ex consigliere comunale e insegnante Mario Testi, ricordato da Simone Merli, interviene in chiusura il sindaco Alan Fabbri: “Siamo qui per fare il nostro dovere, non siamo pazzi e non vogliamo creare allarme nel riunirci qui rispettando le norme del caso. Il sistema Italia sta andando avanti, ascoltiamo il grido di dolore del commercio, del turismo e delle attività produttive. Intanto approvare il bilancio è un atto positivo”. Forse un’infelice scelta di parole, dopo l’elenco dei nuovi casi positivi da Covid-19.
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