Spal
12 Febbraio 2020
Il presidente biancoazzurro spara a zero sulla stampa: “Se le critiche continueranno allora smetteremo di parlare”

Mattioli durissimo con Semplici: “Giocatori svuotati, non passi per martire”

di Redazione | 3 min

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di Andrea Mainardi

Dopo diverse settimane di silenzio, la dirigenza della Spal ed in particolare Walter Mattioli è tornato a tuonare in occasione della presentazione di Luigi Di Biagio come nuovo allenatore biancoazzurro.

Parole forti che faranno discutere e che ribadiscono come, nel quartier generale di via Copparo, l’autocritica non sia contemplata ma anzi sia mister Leonardo Semplici ad essere considerato il principale imputato dell’attuale classifica spallina.

Il cambio al timone della squadra, inizialmente era stato spiegato in maniera più conciliante da patron Simone Colombarini: “Non siamo avvezzi a cambiare guida tecnica e non lo facciamo a cuor leggero. Più volte è stato messo in discussione più dalla stampa che dalla società. Ci siamo sempre riuniti ed abbiamo sempre deciso di continuare con mister Semplici più volte anche quest’anno dove ci sono state difficoltà e in queste ultime giornate abbiamo visto che la squadra stava dando molto meno di quanto possibile. Per ottenere qualcosa di più c’era bisogno di un cambio perché non vedevamo più la possibilità di tirare fuori il meglio dai giocatori. La scelta è caduta su mister Di Biagio perché crediamo di avere la possibilità di raggiungere l’obiettivo e nei giocatori che sono stati presi a gennaio. C’è la volontà di lavorare sodo e sono convinto di poter tirare fuori di più da tutti”.

Le acque però poi tracimano quando la parola passa al presidente Walter Mattioli, come sempre senza peli sulla lingua: “Crediamo fortemente nella salvezza, vi sembrerà strano visto quello che leggo sui giornali e crediamo di avere un’ottima squadra e vogliamo salvarci come dimostrano i diversi interventi fatti a gennaio investendo di nuovo. Purtroppo nelle ultime partite, come a Roma contro la Lazio, ci siamo vergognati per come la gara è stata impostata e disputata”.

Secondo il ‘pres’, il giudizio dell’ambiente è troppo tenero con Leonardo Semplici: “Abbiamo perso sedici partite su ventitré, alcuni mi ricordavano che facevamo possesso palla ma questo va bene quando vinci non quando perdi. Sembra che Semplici venga beatificato a Ferrara e che lui sia un povero santo chiamato a far esprimere una squadra non all’altezza. Lo ringrazio perché è una persona meravigliosa, ma quest’anno non abbiamo visto niente di particolare giocando spesso male, con giocatori in campo senza rabbia e svuotati dentro. Non voglio crocifiggere nessuno, ma non voglio passare per il ‘coglionazzo’ che ha costruito una squadra non all’altezza. Penso ci sia stato un cambio giusto ma tardivo, la società lo fa per il bene di se stessa, della tifoseria e della città. Se queste critiche continueranno da parte della stampa allora smetteremo di parlare”.

A Mattioli non sono andate giù alcune dichiarazioni dell’ex allenatore: “Adesso siamo convinti di avere un allenatore giusto, anche Semplici non aveva esperienza di A e la società lo ha sempre aiutato ed è stato così fino alla fine. Non mi sta bene che mi dica ‘io alleno la squadra che ho a disposizione’. Non si dicono queste cose perché è il massimo che possiamo fare e questa è la miglior Spal che ha allenato. Stiamo facendo miracoli da anni e chi allena la squadra deve dire che quelli sono i migliori ragazzi del mondo, Semplici esce da grande allenatore ma non da martire e ora serve qualcosa di diverso”.

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