Nella mattinata di lunedì 10 febbraio si è tenuta presso la sede capitolina del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca la premiazione relativa al concorso nazionale Miur “10 febbraio”. In quella occasione il gruppo ferrarese, rappresentato dalla professoressa Nicoletta Guerzoni e dalle studentesse Marlen Mittermair e Angelica Signorino della classe 5ª O Scienze Applicate del liceo cittadino “A.Roiti”, ha ricevuto la targa da Tito Sidar, presidente dell’associazione “Libero Comune di Pola in esilio”.
Si tratta di un riconoscimento prestigioso poiché la delegazione ferrarese, in virtù del successo sempre ottenuto in cinque anni consecutivi di partecipazione, si è vista riconoscere la menzione d’onore: premio appositamente istituito quest’anno per la città estense. Il titolo della menzione, “Fedeltà Adriatica”, ha voluto valorizzare l’impegno della docente e dei suoi studenti per la competenza dimostrata, l’alta qualità degli elaborati prodotti e per l’eccezionalità dei risultati ottenuti.
Nel pomeriggio il gruppo si è trasferito a Palazzo Madama per assistere alla celebrazione istituzionale della Giornata del Ricordo. La cerimonia si è aperta con il discorso pronunciato dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e si è chiusa con le incisive parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La presidente del Senato, in commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ha sottolineato che “gli uomini si sono macchiati di violenze che mai si sarebbero potuti immaginare, accecati dalle diversità, dalle ideologie, dalle differenti appartenenze etniche, sociali, culturali o nazionali”. Ha poi ricordato il cosiddetto “treno della vergogna”, un convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò gli esuli da Pola ad Ancona e ha denunciato la polizia etnica subentrata all’odio politico-ideologico.
Ha quindi preso la parola il presidente della Camera Roberto Fico: “Celebrando il Giorno del Ricordo, non diamo tuttavia solo attuazione ad una legge, compiamo un atto fondamentale di giustizia e di verità. Le istituzioni e tutti i cittadini hanno dunque il compito di continuare
a tenere vivo il ricordo di quanto avvenuto al confine orientale del nostro Paese e di promuovere la ricostruzione e la divulgazione storica, in particolare tra le nuove generazioni”.
Con questo spirito e questo proposito hanno lavorato gli studenti Osama Elatfi, Mauro Milella, Marlen Mittermair, Riccardo Pambianchi e Angelica Signorino che si sono sentiti fortemente inorgogliti e arricchiti dall’esperienza umana vissuta e dal diretto contatto con le istituzioni.
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