
Matteo Fornasini (foto di Alessandro Castaldi)
“Oggi mi va bene perché le delibere vengono approvate all’unanimità quindi vuol dire che stiamo lavorando bene”. L’assessore al Bilancio Matteo Fornasini la butta sull’ironia alla sesta approvazione delle sei delibere, passate all’unanimità dalla sola maggioranza perché l’opposizione si rifiuta di partecipare al voto in attesa di poter discutere del caso Solaroli.
In appena un’ora e un quarto si dà così il via libera al Dup – definito il “più importante documento strategico dell’amministrazione, contenente gli obiettivi fino al 2024” -, e alle modifiche dei regolamento sull’imposta della pubblicità e sulla occupazione di suolo pubblico.
Il Documento Unico di Programmazione mette nero su bianco le “dodici sfide – elenca l’assessore Fornasini – per il futuro possibile della città del lavoro, sicura, vitale, a misura di famiglia, delle nuove generazioni, attrattiva, universitaria, identitaria, attiva, civile, semplice e città futura, con una visione fino al 2040 a cui hanno lavorato tutti gli assessori, per la prima volta in una sessione programmatoria”.
Al momento della discussione regna il silenzio assoluto. La minoranza non molla l’ammutinamento, la giunta rimane a guardare, la maggioranza aspetta un segnale finché la forzista Diletta D’Andrea esce dall’impasse per elogiare il documento. Che non convince del tutto il direttore generale Sandro Mazzatorta, al quale il presidente del consiglio Lorenzo Poltronieri passa la parola in manza di contraddittorio: “Il Dup sarà definitivo con l’approvazione del bilancio a marzo ma non sono soddisfatto al 100%, va migliorato”.
La delibera passa con i 17 voti favorevoli di maggioranza e giunta. Un copione che si ripeterà uguale per tutte e cinque le delibere successive, a partire dal “riequilibrio dell’imposta sulla pubblicità, a vantaggio dei negozi di vicinato entro mura e in zona Gad (reinserite nella categoria normale al posto di quella speciale che ha una maggiorazione del 150%) per un mancato introito di 40mila euro all’anno” rendiconta l’assessore.
Dichiarato “inammissibile” l’emendamento del Pd in quanto “estendere la categoria normale a tutto il Comune avrebbe comportato un mancato introito molto pesante e non quantificato”, arriva il complimento di Francesco Carità (Ferrara Cambia) per una manovra che “dà respiro alle attività del centro e della Gad”.
Respiro anche per le 1400 famiglie che pagavano due volte il canone sui passi carrai arginali, “esentati dal pagamento del canone comunale per una riduzione di 80mila euro” spiega Fornasini elogiato dal leghista Giovanni Cavicchi: “Grazie per aver risolto un problema segnalato alla precedente amministrazione”.
Il sindaco Alan Fabbri rinnova la convenzione intercomunale Terre Estensi tra Ferrara, Masi Torello e Voghiera fino al 2024 con la stessa velocità con cui vengono passati in rassegna due irrisori riconoscimenti di debito fuori bilancio.
L’attesa è tutta per la discussione della richiesta di dimissioni del consigliere leghista Stefano Solaroli, ma all’uscita dall’aula il capogruppo Pd Aldo Modonesi non risparmia le critiche al “Dup non pervenuto: abbiamo sentito lodare ed elogiare il documento di programmazione, quasi fosse una novità introdotta dalla giunta Fabbri, quando invece sono anni che viene approvato. Quasi fosse qualcosa di estremamente rivoluzionario e nuovo, quando invece è obbligatorio per legge che il Comune si doti di questo strumento prima del bilancio”.
“In realtà nel Dup sono previste 97 azioni che declinano le linee programmatiche del sindaco: di queste 97 azioni ad oggi ben 42 (quasi la metà) sono “in corso di definizione” – rimarca Modonesi – e delle altre 55 più di 30 altro non sono che il proseguimento delle azioni amministrative programmate e finanziate dalla giunta precedente (e previste nei Dup precedenti), sulle quali adesso Fabbri&co mettono il loro cappello. È stato portato in consiglio un Dup “in corso di definizione”… e speriamo che da qui al bilancio (del quale, nonostante sia già iniziato il mese di febbraio, ancora non si conosce un numero) queste lacune vengano colmate”.
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