Politica
10 Gennaio 2020
Nicola Lodi ammette davanti alle telecamere di La7 di avere un passato giudiziario: “Chi non ha commesso una leggerezza a 17, 18 anni?”. Ma ci sono provvedimenti giudiziari fino al 2018

I “reati normali” del vicesindaco Naomo

di Daniele Oppo | 2 min

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“… ma son dei reati normali, insomma che uno può commettere”. In attesa di poter leggere il nuovo manuale di diritto penale secondo Naomo, il vicesindaco Nicola Lodi per la prima volta almeno ammette esplicitamente ciò che è sempre stato più o meno negato – vedi shitstorming contro estense.com – o bypassato, chiedendo all’intervistatore di candidarsi con il Pd (vedi Nello Trocchia per Piazza Pulita): avere un passato giudiziario alle spalle.

Lo ha fatto al microfono di Elena Testi, inviata della trasmissione di La7 Tagadà e autrice di un articolo uscito sull’ultimo numero de L’Espresso dedicato proprio alla sua figura. Alla domanda se sia vero che ha patteggiato delle pene per furto e stalking  la risposta è “sì, sì, sì… chi non ha commesso una leggerezza a 17, 18 anni?”.

La leggerezza giovanile nel suo caso si chiama furto, che è valsa un patteggiamento a 15 giorni di reclusione e 100mila lire, poi sostituita con una multa di 1.125.000 lire.

Le altre ‘leggerezze’ però sono arrivate anche in età più che adulta con provvedimenti giudiziari (per lo più patteggiamenti) datati 2007, 2014, 2015, 2018, che già abbiamo elencato qui. Per lo stalking, è bene precisarlo, non ci sono condanne, ma un ammonimento del questore del 2009.

In ogni caso, secondo la nuova dottrina giuridica naomiana, si tratta “reati normali” che tutti hanno commesso in vita loro: “Se io vado a vedere nei miei amici, politici, chi non ne ha fatto veramente di altri reati? Io non mi vergogno a dirlo che uno sbaglia, paga, ma son dei reati normali, insomma che uno può commettere”.

Nel corso dell’intervista, oltre che affermare di poter parlare di “altri candidati Pd che quando erano sindaci avevano case popolari”, Lodi ha anche assicurato che lascerà la case Acer  di cui è titolare e per la quale ha detto di non pagare un affitto da alloggio popolare (ma un po’ più alto).

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