
Al centro della foto la presidente Denis Foligatti
di Giada Magnani
Argenta. “Continuare a crescere per sostenere sempre più il lavoro dei ricercatori, le nove generazioni, che operano ad esempio nei laboratori di Bentivoglio ed Ozzano Emilia”. E’ l’auspicio col quale Denis Foligatti, presidentessa della sezione argentana dell’Istituto Ramazzini, impegnato nello studio degli agenti cancerogeni, ha tracciato le linee guida programmatiche del sodalizio, partendo dai dati del bilancio del 2019, ma con uno sguardo rivolto appunto al futuro.
L’anno che si è appena chiuso ha iscritto nel libro soci tredici nuovi tesserati, facendo salire il totale a quota 335. Mentre tutta la lunga serie di iniziative solidaristiche (pranzi e cene benefiche, spettacoli, incontri scientifici, concerti, iniziative per il benessere e la salute) ha fruttato una raccolta fondi di 9500 euro, 500 in più del passato esercizio. Soldi questi che sono stati interamente versati alla sede di Bologna. Sede dove sono stati tra l’altro aperti dei poliambulatori specializzati ad eseguire delle particolari analisi ed esami preventivi.
Ecco dunque i numeri salienti dei risultati ottenuti. Risultati più che soddisfacenti e lusinghieri, soprattutto per l’anno che verrà, per il quale Foligatti “augura un felice e sereno 2020 a tutti i soci, alla Pro-Loco, Amministrazione Comunale, tutte le persone, le aziende, le associazioni di volontariato, che – dice – hanno partecipato alle nostre attività, o che ci hanno generosamente aiutato a realizzarle e a divulgarle, contribuendo così a raggiungere questi ottimi traguardi. Grazie per il loro impegno, la loro sensibilità e la testimonianza che la ricerca indipendente è fondamentale nella lotta agli inquinanti ambientali poiché molti studi rivelano la loro responsabilità nella genesi di un sempre maggior numero di malattie. Tutto questo è importante per la tutela della nostra salute e quella dei nostri ragazzi”.
Da qui dunque l’obiettivo ambito: “Riuscire – spiega – a coinvolgere sempre più le nuove generazioni e far crescere in loro la consapevolezza della dimensione e dell’urgenza del problema ecologico e sanitario correlato all’inquinamento. Insieme, si possono vincere anche le battaglie più difficili, usando come sole armi il contributo scientifico di organismi indipendenti e l’informazione”.
L’istituto Ramazzini, fondato oltre 40 anni fa dal professore faentino e oncologo di fama mondiale Cesare Maltoni, si dedica in particolare a individuare le possibili cause che generano i tumori. Tra questi: amianto, il cloruro di vinile, benzene, pesticidi, aspartame, elettromagnetismo.
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