
Fausto Bertoncelli
Lasciar andare via Fausto Bertoncelli, ormai ex dirigente dell’ufficio Benessere ambientale? Un atto autolesionistico da parte dell’Amministrazione comunale. È, in sintesi, il parere di Maurizio Camattari, ex presidente del Comitato consultivo misto dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara.
Ed è proprio un esempio legato all’ospedale di Cona a fungere da spunto per far capire quanto Bertoncelli, a cui, non senza polemiche, non è stato rinnovato il comando dalla Regione, abbia lavorato sodo per l’accessibilità a Ferrara.
Dopo l’apertura del nuovo ospedale, spiega Camattari, “il Coordinamento ferrarese area disabili ed il Comitato consultivo misto, incaricato di valutare la qualità dei servizi dal lato dei cittadini, e Bertoncelli quale rappresentante dell’Ufficio Benessere Ambientale del Comune di Ferrara, individuarono nel corso di una visita alla struttura di Cona, appena collaudata, anno 2011, una serie di criticità riguardanti, in particolare la viabilità esterna, la dislocazione dei parcheggi e delle relative rampe di accesso, l’accessibilità alla struttura per persone ipovedenti, la segnaletica e l’orientamento interni, l’inadeguatezza di alcuni bagni destinati all’utenza ed ai ricoverati”.
“In presenza di tali circostanziate osservazioni la direzione aziendale si giustificò sostenendo che tutta la struttura era stata comunque collaudata positivamente e che eventuali interventi sarebbero stati programmati negli anni successivi – racconta ancora Camattari -. Di fronte a questo atteggiamento, che avrebbe comunque ritardato l’esecuzione degli interventi ritenuti indispensabili, Bertoncelli, nel 2012, si fece promotore di una iniziativa che radunò attorno allo stesso tavolo l’Amministrazione comunale, la direzione dell’Azienda ospedaliera , le associazioni dei disabili, il Comitato consultivo misto e soprattutto il Criba, Centro di riferimento regionale per il benessere ambientale, qualificato organismo in materia di accessibilità, che dopo una serie di sopralluoghi presso l’ospedale di Cona, produsse nel 2013, a titolo gratuito, una relazione riassuntiva di tutte le criticità presenti nella struttura con l’indicazione dei possibili interventi e dei relativi costi”.
Fu grazie a questa iniziativa che, nel 2014, la Regione “convinta della serietà delle proposte formulate decise di finanziare con 300.000 euro gli interventi”.
“Se oggi i cittadini con difficoltà di movimento possono parcheggiare nella parte sotterranea dell’ospedale a da lì salire ai reparti in ascensore, se alla fermata dell’autobus gli ipovedenti possono trovare un percorso tattile per raggiungere il punto informativo nel quale personale dedicato li accompagnerà al reparto, se le porte di accesso ai vari settori ora sono aperte permettendo la visione dei percorsi, se l’accesso ai reparti è ora contraddistinto da colori e da una nuova cartellonistica lo si deve a quella intelligente iniziativa”, assicura Camattari che a questo punto trova “autolesionistico da parte dell’Amministrazione comunale privarsi di un soggetto che con il suo lavoro può ridurre il contenzioso con i cittadini, determinato da incidenti provocati della presenza di barriere architettoniche”.
“Credo pertanto – conclude l’ex presidente del Comitato consultivo misto – che la nuova amministrazione farebbe bene a riflettere attentamente se privarsi o meno della collaborazione di un professionista come Bertoncelli, che con le sue specifiche competenze, frutto di una formazione decennale, molto ha contribuito a collocare Ferrara ai vertici delle città accessibili”.
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