Pubblichiamo di seguito la lettera integrale contenente il discorso di fine anno del sindaco Alan Fabbri
Cari Ferraresi,
eccoci arrivati alla fine di questo 2019 ed eccomi qui a scrivervi, per fare un bilancio dell’anno che si conclude e condividere qualche progetto per il futuro.
Per me questo è stato un anno importantissimo, soprattutto grazie a voi che mi avete affidato il compito di guidare la città, ma penso che il 2019 sia stato un anno speciale anche per tutti voi che, come comunità, avete deciso di andare incontro al futuro con una sfida nuova, fatta di entusiasmo e partecipazione.
E che partecipazione! Non è mancato giorno, da quando sono stato eletto primo cittadino, che io non abbia incontrato qualcuno, pronto a sottopormi idee e speranze o un progetto per fare crescere la città: era esattamente questo che intendevo quando vi invitavo a prendere parte al cambiamento e sono felice che abbiate colto in pieno il mio messaggio di apertura. Mettere insieme le idee, ne sono convinto, è il modo giusto per costruire il bene comune.
Guardandomi alle spalle posso certamente dire di aver lavorato sodo, insieme a tutta la Giunta, per mantenere fede alle promesse fatte e per dare alle questioni più urgenti, già in questi pochi mesi di governo, risposte concrete ed efficaci.
Abbiamo compiuto scelte importanti, abbiamo portato a casa risultati concreti e aperto strade nuove per la crescita e lo sviluppo della nostra città.
In soli due mesi, come sapete, abbiamo chiuso il campo nomadi di Ferrara, da 30 anni in condizioni inaccettabili e addirittura utilizzato come centrale organizzativa del crimine. Lo abbiamo fatto senza buonismi e senza creare corsie preferenziali, applicando le leggi vigenti e considerando chi vi abitava un cittadino come tutti gli altri, ma allo stesso tempo senza venir meno a doveri di assistenza per le famiglie più deboli.
A settembre, poi, abbiamo inaugurato una nuova sezione di scuola materna per andare incontro alle esigenze dei ferraresi con bimbi piccoli e, correggendo le manovre regionali, abbiamo abbassato del 60% le rette degli asili nido anche per le famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano, convinti che nessuno debba dover scegliere tra il fare carriera e l’essere genitore.
Quella che vogliamo tracciare nei servizi di welfare è una strada equa che non lasci indietro nessuno, ma che metta al centro i diritti di chi ha contribuito e contribuisce a far crescere la nostra economia: per questo, parlando di progetti per il 2020, già nei primi giorni dell’anno presenteremo i nuovi regolamenti per l’accesso ai servizi scolastici e agli alloggi popolari, entrambi basati su nuove regole a garanzia di una vera equità sociale che finalmente valorizzi i ferraresi.
Anche in materia di sanità abbiamo già gettato basi solide per il futuro. La mia battaglia si gioca su due fronti: come sindaco, insieme a tutti gli assessori, sto lavorando per realizzare il Punto di Primo Intervento in centro storico e per garantire, la presenza diffusa dei servizi sanitari nell’intero territorio risolvendo, come è successo nella frazione di Ravalle, piccoli e grandi problemi di ordine pratico. Come presidente della Conferenza Socio Sanitaria Territoriale, invece, ho proposto di avviare il percorso di fusione tra Asl e Ospedale Sant’Anna con l’obiettivo di ridurre i costi di una doppia dirigenza e unificare i servizi sotto un’unica guida per renderli più efficienti. Sarà un percorso impegnativo, ma sono certo che porterà ottimi risultati.
Ci siamo occupati anche di sicurezza in questi mesi: abbiamo scelto e nominato un nuovo comandante per la Polizia Locale e stiamo pianificando la costruzione di una nuova caserma funzionale e utile ad un lavoro serrato di controllo del territorio in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine. Già nelle ultime settimane, inoltre, insieme al vicesindaco, abbiamo dato il via ad una operatività più ampia e organizzata della Polizia Locale, con un approccio nuovo che nel 2020 diventerà strutturale e che non lascerà più spazio a dubbi: a Ferrara, compresa la Gad, non c’è più posto per chi delinque e non rispetta le regole.
Anche sul versante delle opere pubbliche, il piano degli investimenti che abbiamo presentato nelle scorse settimane parla chiaro: la vivibilità, il decoro e il recupero della bellezza della nostra città sono al centro di un programma articolato che parte dal rifacimento dei marciapiedi del centro e delle periferie, trascurati da tempo, che passa per il rafforzamento degli impianti sportivi e arriva fino alla riqualificazione delle Mura che rimetteremo a nuovo per un chilometro all’anno.
L’arte e la strepitosa bellezza della nostra Ferrara continuano ad essere al centro dell’attenzione e per questo abbiamo avviato importanti progetti per valorizzarla, attraverso il circuito cinematografico e storico-turistico, promuovendo anche al di fuori della nostra provincia la storia del Ducato Estense e il Palio, che con una nuova guida dell’ente e con il supporto dell’amministrazione, punterà ad uscire finalmente dai confini locali per affermarsi sulla scena nazionale e internazionale come uno tra i più antichi d’Italia.
Vogliamo che il 2020 sia l’anno dell’orgoglio ferrarese.
In programma, oltre alla cura e al sostegno di tutte le manifestazioni identitarie, culturali, sociali ed enogastronomiche, ci saranno la grande sfida della candidatura di Ferrara a Capitale italiana della Cultura e la valorizzazione della Ferrara ebraica con una importante mostra al Meis e un progetto di gemellaggio con Toledo, città in cui ha sede il museo dell’ebraismo spagnolo.
Come avevamo promesso, per rilanciare Ferrara, abbiamo pensato concretamente anche alle imprese a partire da quelle agricole, spina dorsale della nostra economia, per cui grazie al nuovo bilancio sarà ridotta l’Imu sui terreni agricoli e azzerata la Tasi sui fabbricati rurali strumentali, fino a quelle commerciali per le quali rivedremo a brevissimo le imposte sulla pubblicità e agli ambulanti a sostegno dei quali stiamo riaprendo aree mercatali e abbiamo stanziato un fondo apposito chiedendo in cambio una buona qualità del servizio.
Il 2020 sarà anche un anno dedicato a fare di Ferrara una città del lavoro. Come sapete il primo obiettivo di mandato che ci siamo prefissati è quello di portare sul territorio nuove realtà imprenditoriali, far uscire la nostra provincia dagli ultimi posti della classifica della produttività a livello regionale e valorizzare finalmente la sua posizione strategica che la vede punto centrale tra diverse province ad alta produttività. Grande impegno metteremo in questo progetto anche grazie ad una nuova vivacità di Sipro che si impegnerà come mai prima a fare sistema tra tutte le realtà territoriali.
Questo breve bilancio di cose fatte e avviate indica, almeno in parte, il grande impegno che abbiamo messo in campo per essere all’altezza delle aspettative dei cittadini che ci hanno scelto. E’ un lavoro importante e impegnativo che ha bisogno di tempo, ma abbiamo già imboccato una nuova strada, che diventerà ancora più efficace a partire dalle prossime settimane quando entrerà a regime la nuova organizzazione che abbiamo voluto dare alla macchina amministrativa. I dirigenti, infatti, sono stati ridotti e i settori e i servizi riorganizzati in modo da valorizzare al massimo le competenze di ognuno, senza appesantire gli ingranaggi con inutile burocrazia: l’effetto dovrebbe essere visibile a breve, con soddisfazione dei cittadini che sentiranno l’amministrazione più vicina e, ne siamo certi, degli stessi dipendenti che lavoreranno con più efficacia e semplicità.
Ma non è tutto qui. Come di certo non vi sarà sfuggito, in questi mesi abbiamo pensato anche al divertimento, quello che coinvolge la comunità intera e che, allo stesso tempo, può portare Ferrara al centro della scena nazionale, in una veste nuova. In occasione della festa di Halloween abbiamo sostenuto l’organizzazione dell’evento Montsterland che ha utilizzato la splendida scenografia del Castello per intrattenere i più giovani a ritmo di musica, stiamo progettando festival di rievocazioni storiche e, se tutto andrà come speriamo, anche il Parco Urbano Bassani potrà trasformarsi in una grande area concerti per eventi di portata nazionali.
Durante queste Feste di Natale abbiamo voluto lanciare un importante messaggio di unità alla nostra città: oltre che in centro storico abbiamo portato un albero di Natale anche in zona Acquedotto e in zona Gad dove non era mai stato allestito. E’ un primo gesto con cui vogliamo inaugurare una stagione nuova all’insegna della sicurezza, del decoro e del vivere civile. Ricordandovi, a proposito, che in tutta la città sono vietati i botti nelle aree pubbliche per tutelare i nostri amici animali, ai quali, non dimenticatelo, abbiamo dedicato anche un assessorato specifico, colgo l’occasione per augurarvi Buone Feste!
Che il 2020 porti ad ognuno tanta serenità e, ancora, tanta voglia di partecipare al cambiamento. Siamo solo ai primi passi: abbiamo bisogno di ognuno di voi per essere migliori. Buon Anno a tutti!
Alan Fabbri