Cento
22 Dicembre 2019
L'associazione centese ha ospitato una lezione di Michelangelo Coltelli, esperto in false notizie: "Importante allenarsi a riflettere su cosa si legge"

Bufale e fake news fanno scuola al Rotary Club

di Redazione | 2 min

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Cento. Come riconoscere le fake news. Di questo tema così importante e di attualità si è parlato al Rotary di Cento, grazie a una articolata e approfondita relazione di Michelangelo Coltelli, che da tempo ha aperto il sito denominato “Butac – Bufale un tanto al chilo”, visitato quotidianamente da una media di 20.000 utenti.

Presentato dal presidente del club Carlo Rumpianesi, il relatore ha spiegato come, con questa attività, cerchi di combattere la disinformazione sul web aiutando così i lettori a navigare in maniera più consapevole. Non solo: Coltelli ha anche svelato come si possano riconoscere le bufale, proclamate la parola dell’anno 2017, come “informazioni false, spesso sensazionalistiche, diffuse sotto forma di notizie giornalistiche”.

Coltelli è in rete dai primi anni ’90 come consulente informatico, svolge servizi per la Camera dei Deputati, l’Ordine dei medici e chirurghi, nonchè per testate informative ed è autore di due libri sul tema.

La relazione è stata ricca di esempi, di istruzioni e suggerimenti per l’uso consapevole della rete. “Si possono riconoscere – ha detto – diversi tipi di ‘cattiva informazione’ ognuna con caratteristiche ben distinte: la satira o parodia, i dati e i fatti manipolati, le fonti inventate, le false connessioni, la manipolazione dei contenuti. Un’ulteriore distinzione tra notizie false diffuse deliberatamente e diffuse involontariamente”.

Il motivo principale per creare fake news è il guadagno, ma anche la visibilità, strappare una risata (anche amara), ottenere consensi politici, manipolare l’opinione pubblica.

I consigli per difendersi da questo bombardamento di false notizie? “Allenarsi a riflettere su cosa si legge, prestare attenzione agli articoli dando peso a ogni parola e alle immagini proposte, individuare le fonti da cui nascono le notizie, usare in modo consapevole i motori di ricerca e, nel dubbio, non condividere sui social le notizie incerte”.

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