Jolanda ricorda don Pietro Rizzo assassinato dai Fascisti
Domenica scorsa, la comunità di Jolanda di Savoia e tutto il vicariato hanno voluto ricordare il parroco don Pietro Rizzo, una delle persone assassinate nell’eccidio di Goro.
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Vincitori gli alunni e le alunne della classe 4^ della scuola primaria di Pontelangorino che hanno presentato un progetto originale, multidisciplinare e totalmente in linea con quanto richiesto dal Concorso
Jolanda di Savoia. Ha riaperto al pubblico l’Ufficio Postale di Jolanda di Savoia. Sono terminati infatti i lavori di ammodernamento della sede di Viale della Resistenza finalizzati ad accogliere, appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica...
Le Confederazioni Nazionali di Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale nazionale della durata di quattro ore per giovedì 11 aprile
Continua il progetto “In biblioteca con Cadf La Fabbrica dell’Acqua” in collaborazione con le biblioteche dei Comuni del territorio
Jolanda di Savoia. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di oltre mezzo milione di euro a carico di Salvatore Torcasio, 58 anni, detto “U Giappone”, originario di Lamezia Terme, ma dai primi anni Duemila trasferitosi a Jolanda e sospettato di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta “Cerra-Torcasio-Gualtieri”.
Proprio il suo soprannome ha dato il nome all’operazione condotta dai comandi provinciali delle Fiamme Gialle di Bologna e Catanzaro: operazione “Nippon”. All’uomo sono stati sequestrati appartamenti, terreni, auto, conti correnti e una società operante nel commercio di autovetture tra i territori di Ferrara e Lamezia Terme. Il sequestro è l’epilogo di articolate indagini effettuate sotto la direzione del sostituto procuratore Stefano Orsi della Direzione distrettuale antimafia di Bologna.
Secondo gli inquirenti – con valutazioni condivise anche dal tribunale – e anche in base alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, Torcasio aveva stretti legami con la cosca. I suoi due fratelli – Francesco “U Russu” e il boss Antonio – vennero uccisi nel 2003 in un agguato al seguito del quale “U Giappone” decise di allontanarsi al nord, trasferendosi a Jolanda di Savoia. Ma da qui, dopo una pacificazione e la ricomposizione della faida interna alla ‘ndrina, secondo quanto riporta il Corriere della Calabria, a Torcasio sarebbe stata concessa la gestione delle guardianie dei terreni di Lamezia e si sarebbe occupato anche di nascondere armi per conto della cosca e per finalità personali.
Le investigazioni patrimoniali hanno permesso di constatare una particolare sproporzione tra i redditi dichiarati dallo stesso e dal suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare e mobiliare riconducibile alla sua effettiva disponibilità che, di conseguenza, è stato sottoposto a sequestro in quanto ritenuto acquisito con proventi frutto di attività illecite.
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