Ho votato PD, a volte “turandomi il naso” (per usare una celebre espressione di Indro Montanelli, riferita alla DC), ma ora la misura è colma ,almeno per quanto mi riguarda. In linea generale un partito che accoglie “ex” di tutti i tipi (Lorenzin, Boldrini, Tinagli…) mi sembra un calderone che non promette nulla di buono. Quale affinità può esserci,ad esempio, fra Beatrice Lorenzin e Laura Boldrini? Mah…
Venendo al nostro territorio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione, presa dall’alto, di candidare nelle liste del PD Marco Fabbri, il sindaco di Comacchio. Dopo che lo abbiamo contestato e combattuto, ce lo troviamo da avversario ad alleato in un batter d’occhio, senza che i militanti e la base siano stati coinvolti nella scelta. Senza dibattito, senza discussioni gli elettori e gli iscritti sono stati messi a conoscenza che i vertici (nazionale, regionale e provinciale) hanno deciso di trasformare,con un colpo di bacchetta magica, in fedele alleato colui che fino a ieri era un avversario politico!
Mi dispiace, ma io non intendo avallare questo metodo impositivo di scegliere i candidati. Non voterò neppure per LEU, che ha abbandonato la propria identità divenendo reggicoda del governo. Spero che a sinistra ci sia una lista che mi convinca. Se no, grazie a Calvano, Minarelli e soci, tristemente voterò scheda bianca.
Daniele Vecchi