Attualità
30 Novembre 2019
Niente più rischi di chiusura per l’ambulatorio della frazione

Ravalle non rimarrà senza medico

di Redazione | 2 min

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Rapina a mano armata alla filiale Credem di Cento

Nel tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio, la filiale Credem di via Ferrarese a Cento è stata teatro di una rapina a mano armata. Due uomini, entrambi a volto coperto, hanno fatto irruzione nella banca, accedendo tramite una finestra non protetta dal sistema di allarme. Uno dei rapinatori era armato di pistola. Circa 100mila euro il bottino

“Ravalle non rimarrà senza medico. Lo avevamo promesso e ci siamo attivati in modo concreto per risolvere una situazione che si trascinava da tempo e che rischiava di mettere in difficoltà i residenti della frazione. Uno dei principali obiettivi del nostro mandato e salvaguardare le periferie e rendere i servizi sanitari ben distribuiti e diffusi sul territorio e non si tratta solo di parole. Sono soddisfatto del risultato ottenuto, come sempre attraverso il dialogo , e ringrazio la dottoressa per lo spirito di collaborazione che ha dimostrato”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, conferma la soluzione del caso “ambulatorio di Ravalle” che aveva messo in allarme i residenti preoccupati per una possibile chiusura dell’ambulatorio a fine mese che avrebbe coinvolto anche le frazioni di Porporana e Casaglia, in quanto per il paese di Casaglia si usufruiva degli ambulatori di Porporana e Ravalle.

Soddisfazione ha espresso anche l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti: “Abbiamo verificato le condizioni piuttosto complesse in cui la dottoressa si trovava a gestire l’ambulatorio e abbiamo trovato una soluzione condivisa relativa alle spese per gli spazi occupati – spiega Coletti –. La situazione si è risolta grazie ad  uno spirito collaborativo che ha come obiettivo fornire ai cittadini un servizio essenziale come la presenza del medico di base, in particolare in una zona dove è forte la presenza della popolazione anziana”.

Il cartello che annunciava l’imminente chiusura dell’ambulatorio, ipotizzata per il prossimo 30 novembre, è stato rimosso già questa mattina e anche la dottoressa Anna Maria Luciana Russo ha definito positivo il risultato: “Ho apprezzato la volontà del sindaco, dell’assessore e dei dirigenti a comprendere e a risolvere il problema e ragionando in termini pratici la questione ha trovato uno sbocco positivo – ha spiegato la dottoressa -. Ora il mio lavoro può andare avanti in un territorio che per tipologia di utenza ha davvero bisogno della presenza di un medico e di un punto di riferimento facilmente accessibile”.

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