Finanza & Mercati
26 Novembre 2019

Cosa serve per aprire una lavanderia a gettoni

di Redazione | 2 min

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Se si sceglie di aprire una lavanderia self service ma non si ha idea di come si fa, allora è il caso di valutare l’affiliazione con Bloomest, un franchisng di lavanderie che collabora con Miele, una nota azienda di elettrodomestici altamente performanti.

Il franchisor in questione, leader nel settore delle lavanderie self service, segue lo spirito imprenditoriale di chi si affilia seguendone ogni passo.

Cosa fare per diventare partner Bloomest

Come prima cosa andrà richiesto un contatto onde avere le informazioni preliminari da parte di un responsabile di zona per valutare le scelte relative al servizio di lavaggio self service.

Seguirà poi una valutazione del locale con un sopralluogo. Durante questo momento si farà anche una valutazione della quantità di macchine da installare. Chiaramente, Bloomest si occupa anche di seguire tutto l’iter burocratico, dai classici adempimenti iniziali alla valutazione del locale dal punto di vista normativo e della sicurezza.

Una volta individuato il locale più adatto, verrà sviluppato un progetto in 3D che, una volta approvato, verrà realizzato e coordinato da un responsabile di cantiere.

Affiliandosi a Bloomest è possibile approfittare di formazione continua con corsi personalizzati, assistenza e supporto formativo continuo, senza bisogno di possedere specifici requisiti.

Benché la lavanderia a gettoni sia un tipo di attività che non richiede la presenza costante all’interno del punto vendita, si rende comunque necessaria la creazione di un business plan che vada ad analizzare anche il mercato, la concorrenza, i costi ed il target. In questa delicata fase, Bloomest resta sempre vicino con un’assistenza personalizzata.

La scelta del locale e la sua posizione

Questi due aspetti sono fondamentali per trarre il massimo profitto dalla lavanderia a gettoni. La metratura dovrà quindi essere di almeno 50 mq e deve rispondere ai criteri di accessibilità, in particolare per le persone diversamente abili.

Si rende inoltre necessario un parcheggio nelle vicinanze ed una buona visibilità dall’esterno con vetrine, insegne ed illuminazione.

All’interno del negozio è stata pensata anche una zona dedicata all’attesa dei clienti, magari con distributori automatici ed una rete wifi.

Per quanto riguarda la posizione del negozio, i consulenti Bloomest proporranno soluzioni che vanno a considerare il bacino di utenza e le dimensioni della città, il target dei residenti ed eventuali competitors presenti nella zona.

Ma il franchisor non si ferma qui, propone infatti molto altro. Primo tra tutto, la possibilità di gestire da remoto attraverso un’app dedicata.

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