Politica
14 Novembre 2019
La capogruppo di Azione Civica: "Immagino che il centrodestra debba seguire una linea nazionale: sono giochi politici che capisco ma non giustifico"

Cittadinanza a Liliana Segre, Fusari: “Persa un’occasione per andare oltre le divisioni”

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Un’occasione persa per dimostrare che a Ferrara la politica sa andare oltre le divisioni”: non nasconde la propria amarezza Roberta Fusari di Azione Civica dopo la bocciatura da parte dei consiglieri comunali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia del testo proposto dall’opposizione, che chiedeva all’Amministrazione di impegnarsi per contrastare i “fenomeni di discriminazione, razzismo e antisemitismo”. Una bocciatura giunta proprio nel giorno in cui tutto il consiglio approvava all’unanimità la proposta del sindaco Alan Fabbri di assegnare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, bersaglio proprio di minacce e insulti discriminatori e antisemiti dopo la sua proposta di istituire una commissione d’inchiesta sull’odio razziale.

Un paradosso che a due giorni di distanza Fusari fa ancora fatica a digerire: “Siamo in una fase di estrema tensione nella popolazione e, se qualcuno può farlo, ha il dovere di provare a rasserenare il clima e cercare il dialogo. Per questo avevamo chiesto di condividere l’impegno su un tema molto generico, la necessità di contrastare le discriminazioni, senza mai citare il testo della senatrice Segre, proprio per evitare qualunque strumentalizzazione. Era come chiedere: questo Consiglio comunale è d’accordo sul fatto che dobbiamo impegnarci contro questi fenomeni? La risposta è stata no: un po’ come se la maggioranza dei ferraresi che è rappresentata in consiglio fosse indifferente o addirittura contraria a questi valori”.

Roberta Fusari con gli attivisti di Azione Civica

Possibile che il no del centrodestra sia stato dovuto alla necessità di non scontrarsi con la linea nazionale di Lega, FdI e Forza Italia, unici partiti a non supportare la proposta della Segre in Senato? Fusari non si sbilancia, ma non esclude la possibilità: “Come mai hanno votato contro la nostra richiesta? Immagino che ci sia una linea generale che i partiti di centrodestra stiano seguendo in questo e in altri territori. Sono giochi che posso cercare di capire in piena campagna elettorale per le regionali, ma che comunque non giustifico e trovo la posizione della maggioranza di una superficialità incredibile, visto che il nostro testo non faceva alcun riferimento alla Commissione Segre e restava su un livello generico proprio per evitare di creare scontri politici. Mi dispiace pensare che chi propone di assegnare la cittadinanza alla senatrice in realtà non ne condivida gli obiettivi, e che durante la cerimonia si guarderà a- questi distinguo”.

E se alla fine fosse la stessa Segre a chiamarsi fuori dai giochi, rinunciando a ricevere una cittadinanza attorno a cui ruotano tanti dubbi? La capogruppo di Azione Civica si augura di no: “Sono stata felice quando Fabbri ha proposto la cittadinanza e di votare a favore, anche se di sicuro la posizione della maggioranza con la nostra proposta è riuscita a mettere la senatrice in una situazione di imbarazzo. Oggi a Fabbri chiedo più impegno nell’abbassare i toni e superare le divisioni politiche: lo stesso sindaco loda spesso questi valori e parla con orgoglio del nonno partigiano, ma poi quando si è trattato di votare in consiglio non si è nemmeno astenuto e ha addirittura votato contro. Questo approccio non è utile a nessuno. Credo che invece di guardare alle contrapposizioni tra i partiti dovrebbe puntare anche sulla presenza di liste civiche in consiglio comunale, presenti all’opposizione come la nostra ma anche nella maggioranza, che non hanno linee nazionali alle spalle e possono dare un grande contributo alla città”.

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