La Destra e le donne
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Le nuove tariffe di sosta oraria e dei parcheggi comunali stanno facendo discutere e arrabbiare non pochi ferraresi. Sono entrate in vigore il 1° luglio ma erano stati definiti con chirurgica precisione già il 28 gennaio
Dopo la legge nazionale 193 che ha imposto a tutte le Regioni la sospensione degli accreditamenti, la Regione, con l’assessora Conti, “ha immediatamente convocato tavoli con sindacati, Anci e gestori e chiedendo pareri legali per tutelare il nostro modello”
Nel carcere di Ferrara sono in arrivo significativi rinforzi: dieci nuovi agenti di Polizia Penitenziaria, tre ispettori, un comandante e un vicecomandante andranno a rafforzare l’organico dell’istituto estense
Il progetto "Albero di quartiere", finanziato con 10mila euro dalla multinazionale Nestlé, finisce sotto la lente d'ingrandimento del M5S di Ferrara. La consigliera Marchi solleva perplessità sulla coerenza e sull'opportunità di legare un'iniziativa ecologicamente virtuosa a un soggetto privato definito "controverso"
“Emilia, quel paese in rivolta per 35 migranti che non si fida più nemmeno della Lega”. Il reportage di Repubblica su quanto avvenuto in queste ultime settimane a Ravalle non va giù al sindaco Alan Fabbri che assicura che “la vicenda è già chiusa da giorni” e accusa il quotidiano di essere “disinformato e fazioso” e di tentare di “creare casi dove non esistono”.
In realtà il caso c’è stato e ci sono voluti diverse mobilitazioni, incontri e prese di posizione per farlo finire in una bolla di sapone. “Non solo la proprietaria dell’immobile in cui i richiedenti asilo dovevano essere sistemati ha posto il veto sulla vendita e dunque sull’utilizzo della struttura – ricostruisce il primo cittadino -, ma la stessa cooperativa assegnataria del bando, a quanto risulta, ha rinunciato alla collocazione nella frazione”.
Storia finita dunque ma c’è di più: “A contrario di quanto la propaganda politica in chiave anti Lega vuole fare credere – incalza Fabbri – tutta la questione dell’ipotetico arrivo dei richiedenti asilo nella frazione è stata seguita da vicino, da me personalmente in qualità di primo cittadino, con modalità ben diverse da quelle con cui sono solite agire le amministrazioni a guida Pd”.
“Oltre ad esserci dichiarati, da subito, fermamente contrari all’arrivo nella frazione – rimarca il sindaco -, abbiamo incontrato e dialogato più volte con i residenti, con la proprietaria dell’immobile e con tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla Prefettura alla quale fin da subito abbiamo esternato la nostra contrarietà alla soluzione individuata dalla cooperativa”.
A onor del vero, non risulta la presenza degli amministratori nelle assemblee pubbliche organizzate in strada e la stessa proprietaria dell’immobile ‘sospettato’ per l’accoglienza ha attaccato la Lega per aver “architetto la vicenda con astuzia e squallida strategia per strumentalizzazione politica“.
Di tutt’altro avviso il sindaco Fabbri: “La prefettura agisce attraverso una assegnazione diretta dei bandi senza alcuna mediazione del Comune di Ferrara che si trova a dover gestire un problema creato dalle scellerate politiche dei governi passati targati Pd in materia di immigrazione. I richiedenti asilo oggetto dello spostamento sono in provincia di Ferrara da prima che il Ministero dell’Interno guidato dal ministro Salvini chiudesse i porti e limitasse gli sbarchi. A parte la giusta preoccupazione dei residenti è perciò evidente che si tratta di un caso montato ad arte in un momento in cui il Pd non sa più a che cosa aggrapparsi per rimanere a galla”.
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