Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Caro Sig. sindaco, Mi permetto di darti un suggerimento sui “maranza”. Penso che quelli coinvolti non siano più 50 e se sono di più non superano i 100. Ti suggerisco di riceverli uno per uno nella Casa Comunale. Chiedi il loro nome e chiamali così. Fatti raccontare dove abitano e come vivono
Siamo tutti consapevoli che per un'azione efficace di prevenzione contro microcriminalità, spaccio, furti, violenza sociale e il fenomeno della devianza giovanile ("maranza"), serve un approccio che integri sicurezza, istruzione, educazione alla cittadinanza, rispetto delle istituzioni e soprattutto politiche sociali adeguate
Storica decisione a tutela delle famiglie omogenitoriali. Gli avvocati: "Sentenza che riafferma il diritto dei bambini a vedersi riconosciuta la propria identità familiare senza discriminazioni"
A seguito del lancio dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara su falsi embrioni e procurato aborto, l’Azienda Usl di Ferrara ha annunciato che ha disposto in via precauzionale la sospensione temporanea dell’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) dell’ospedale del Delta, a Lagosanto
Scusarsi pubblicamente con il prefetto, con le autorità e con i membri del Consiglio Provinciale. È tanto quanto dovrebbe fare la presidente Barbara Paron secondo i consiglieri di opposizione del gruppo di centrodestra ‘Terre Estensi’ dopo quanto accaduto in Trento-Trieste in occasione delle celebrazioni istituzionali del 4 Novembre.
Per il gruppo di minoranza – che riunisce i consiglieri Gino Soncini, Rita Canella, Michele Sartini e Mauro Zanella – il comportamento della presidente è da definirsi senza ombra di dubbio “antidemocratico, politicamente discriminatorio e istituzionalmente inaccettabile: togliersi la fascia istituzionale e abbandonare la cerimonia in segno di disapprovazione per il vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi ha creato notevole imbarazzo, soprattutto ai membri del nostro gruppo consiliare, sempre coerenti nel rispettare l’istituzione ‘Provincia’”.
Un gesto che, aggiungono, “ha evidenziato un pesante atteggiamento di appartenenza politica, palesemente mancante di quell’imparzialità che si richiede ad un’autorità che ricopre la carica di presidenza della Provincia. Il suo operato non dovrebbe rispondere ad un credo politico, ma essere garanzia di equità nella conduzione dell’ente, rispondere alle necessità contingenti del territorio e tutelare i suoi abitanti e servizi a prescindere dalle proprie idee politiche”.
Se a ciò si aggiunge “l’atteggiamento discriminatorio nei confronti del vicesindaco Lodi, che ricordiamo rappresenta una autorità legittimata dall’esito delle ultime libere elezioni amministrative, ampiamente rappresentativa dell’andamento politico della città e del territorio ferrarese” i consiglieri di centrodestra non nascondo il “venir meno” della loro fiducia nei confronti di Paron, “colpiti da questo comportamento non giustificabile, che non si addice a nessuna carica istituzionale che ha l’impegno oggettivo e morale di impegnarsi sul territorio al di fuori dei dettami della politica di appartenenza”.
“Siamo certi – concludono – che questi comportamenti discriminatori verso gli amministratori che ritiene avversari politici mettano in discussione la buona gestione politico-amministrativa della Provincia e dunque, con apposita interpellanza nel prossimo ordine del giorno del Consiglio, chiediamo come la presidente Paron intenda procedere in merito”.
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