Buongiorno a tutti,
nelle settimane precedenti ho letto alcune lettere di parrocchiani della Sacra Famiglia, i quali in maniera educata, signorile e precisa ma anche molto determinata, hanno difeso a spada tratta il loro parroco, credo Don Mauro Ansaloni se non vado errando.
Difendendo il loro parroco hanno criticato apertamente e anche piuttosto duramente Monsignor Giancarlo Perego, ebbene permettetemi di associarmi a quelle missive, pur essendo io un pessimo cristiano e un gran peccatore.
Ma a differenza degli amici della Sacra Famiglia io scrivo questa mia per far presente a Monsignor Perego che con questa sua decisione finisce per scontentare due comunità importanti di Ferrara, in quanto anche noi di Cassana (anche se molti non lo diranno mai apertamente) siamo molto molto molto amareggiati dello spostamento del nostro carissimo Don Marco Bezzi, e ve lo dice uno che non ha alcun interesse o convenienza, è che è stato lontano dalla chiesa per più di 20 anni, ma che lungo il cammino della sua vita ha incontrato una persona prima che un prete, un amico, uno a cui si può parlare di tutto.
Togliere Don Marco Bezzi alla comunità di Cassana è toglierle l’anima, la forza, la creatività, la tenacia ecc. Dico la stessa cosa degli amici di via Bologna, Monsignor Perego ci ripensi, le imposizioni nella storia, ma anche nella chiesa non hanno dato buoni frutti.
Ci ripensi e vada a parlare tra la gente comune, credenti e non, praticanti e non,giovani e meno giovani, troppo facile decidere da Corso Martiri della Libertà.
Scusatemi tutti in anticipo se io ultimo tra gli ultimi mi sono permesso di scrivere queste parole. Cito un racconto del Maestro Angelo Branduardi che ho incontrato a Ferrara nel mese di maggio, quando i frati Francescani gli chiesero se poteva musicare alcuni scritti di San Francesco, lui li guardò e gli chiese, perché lo chiedete proprio a me che sono un grande peccatore? E loro gli risposero’: perché Dio sceglie sempre i peggiori.
Massimo Govoni