Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Passa anche da Ferrara il digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza. A partecipare i consiglieri di Coalizione Civica eletti nella lista Anselmo Sindaco Arianna Poli e Leonardo Fiorentini
“Il sottoscritto non ha alcun problema a dichiarare che i partigiani combattevano dalla parte giusta, nel liberare la nostra nazione da un sistema totalitario come il nazifascismo”. Ma...
“L’attività cesserà il 30-04-2025”, c’è scritto a mano con un pennarello nero su un pezzo di cartone appoggiato su un bell’orologio da tavolo. Dopo 47 anni di onorata attività, Paolo Squarzoni andrà in pensione chiudendo il suo negozio di orologiaio in via Padiglioni
Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.
Mauro Malaguti
Anche nell’estate in corso si sono registrati un consistente numero di ingressi nei canili per rinunce dei cani da parte dei loro padroni, oltre ai casi di abbandono e di sequestri dell’autorità giudiziaria.
Le rinunce, che dovrebbero essere giustificate da ragioni gravi, spesso avvengono anche per motivi futili come la difficoltà di portare l’animale in vacanza. A volte si tratta di cani di persone anziane che vengono ricoverate e i cui parenti non vogliono prendersene cura, o di stranieri che si spostano per motivi diversi e non tengono più l’animale. Chi rinuncia deve pagare una quota una tantum al canile municipale che varia da un canile all’altro – ma non tutti pagano per insolvenza – poi, talvolta gli stessi tornano a adottare altri cani, magari un cucciolo dopo aver rinunciato al cane adulto.
Per questo motivo il gruppo di Fratelli d’Italia in Emilia Romagna, come riferisce il coordinatore provinciale Mauro Malaguti, “chiederà alla Giunta di creare un registro regionale telematico delle persone che abbiano rinunciato a un animale da affezione, consultabile in tutti i canili pubblici o privati della regione, nel caso le stesse si ripresentino in futuro per altre adozioni, affinché venga valutato se considerarle persone ancora adatte per l’affido di altri animali”. “I cani che vengono abbandonati o consegnati ai canili per rinunce – spiega Malaguti – subiscono traumi enormi, la perdita di affetto e il passaggio dalla situazione di vita domestica alla struttura pubblica, oltre a rappresentare pesanti costi di gestione per le amministrazioni locali”.
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