Politica
12 Agosto 2019
Monia Benini, dopo una parentesi nell’area stampa del M5S, ora è assistente dell’europarlamentare Donato

Da ex segretaria dei Comunisti italiani ai Cinque Stelle. Ora in forza alla Lega

di Redazione | 2 min

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Monia Benini con Nigel Farage

Da pasionaria dei Comunisti italiani di Diliberto a volto nuovo dell’area stampa dei Cinque Stelle a Bruxelles fino agli uffici dell’Europarlamento come assistente speciale di Francesca Donato, la leghista che paragonò i vaccini agli esperimenti dei nazisti.

Monia Benini, ex segretaria del Pdci, federazione di Ferrara, nei primi anni duemila, dopo esser stata coordinatrice dell’area stampa del Movimento 5 Stelle all’europarlamento, ora figura come assistente accreditata tra i banchi della Lega.

Dopo aver ricoperto la carica di presidente Amsefc in quota Pdci nel 2004 (fu anche consigliere comunale a Portomaggiore), Monia Benini lasciò il partito nell’autunno del 2006 seguendo le orme del senatore dissidente Nando Rossi, del quale nel frattempo era diventata collaboratrice parlamentare. Incarico questo che durerà solo 8 mesi, fino al gennaio del 2008.

Nel frattempo, sempre con Rossi, fonda Officina Comunista, che si scioglie nel settembre 2007. Dalle sue ceneri nasce una nuova associazione, il Movimento Politico dei Cittadini. Anche questo ha breve durata, soppiantato da ‘Per il Bene Comune‘, un “movimento politico di liberazione (…) per l’Italia e gli italiani”, di cui è stata presidente. Il movimento si presentava come un contestazione dell’allora sistema politico “che subisce l’occupazione politico, economica, militare e culturale degli Stati Uniti d’America” e si scagliava contro le ‘logge massoniche’ e ‘lobby affaristiche’.

Dopo le politiche del 2008 la Benini si lancia nella carriera da scrittrice, sposando battaglie dei movimenti ‘cospirazionisti’, da quella contro le scie chimiche alla denuncia del controllo della crescita della popolazione alla sanità (lo “sterminio segreto”), dalle magagne delle multinazionali in combutta con i pediatri per i vaccini al matrimonio gay, che sarebbe portato avanti da lobby finanziate da Goldman Sachs e JP Morgan Chase.

Poi l’avvicinamento ai 5 Stelle: inviti a meet up, presentazioni di libri in eventi organizzati dal Movimento, editoriali sul blog di Grillo e l’assunzione come coordinatrice dell’area stampa a Bruxelles. Di questo periodo è l’incontro con Nigel Farage, leader dell’Ukip, movimento politico inglese euroscettico.

L’incarico non durò molto, ma a Bruxelles l’ex comunista ci è comunque tornata. Questa volta al servizio della Lega. Nel sito dell’europarlamento, sezione collaboratori, figura come assistente accreditata dell’europarlamentare Francesca Donato. Un ruolo ambito, dal momento che questa particolare figura di assistente può raggiungere fino a 7200 euro di stipendio al mese.

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