Istituire una commissione di indagine sull’Asp. È quanto richiesto da Paolo Pennini, ex attivista del M5S e candidato nella lista civica di centrodestra Ferrara Cambia alle ultime amministrative, che propone di “mettere sotto la lente di controllo la nostra Asp per vedere se qualcosa non va, se la gestione è pienamente corretta”.
“Me lo chiedono in molti, io rispondo che l’indagine si può fare, che a mio parere sarebbe consigliabile, ora che c’è la nuova amministrazione, anche per non assumersi le responsabilità di eventuali problematiche ereditate dal passato” riferisce Pennini che consiglia di “iniziare a guardare se c’è polvere sotto il tappeto, per non aver sorprese. Magari è tutto regolare o magari c’è bisogno di una revisione della struttura in una ottica più moderna”.
“Scevra da ogni ideologia, tale sede avrebbe la rappresentanza di tutte le forze politiche in consiglio e analizzerebbe la situazione con tutta la libertà delle stesse di esprimere le proprie opinioni e poter indagare liberamente e approfonditamente su quale situazione vive Ferrara – prosegue -. È lo strumento politico ideale per queste ragioni, indagherebbe sui fatti e si potrebbe rapportare con tutti i soggetti che sono coinvolti con l’istituto sociale più importante della città”.
Citata l’indagine di Bibbiano: “Indagherebbe sulla gestione minori, visto lo scandalo in atto in altre realtà e arrivare a redigere anche azioni di modifica che verrebbero recepite in una apposita delibera sul tema. Credo che tutte le forze politiche sarebbero d’accordo nel poter analizzare oggettivamente quelli che possono essere i limiti dell’attuale gestione e renderla migliore. Ritengo altresì che i cittadini sarebbero contenti di vedere come vanno le cose e se i loro dubbi possono avere un fondamento o meno. La trasparenza che ne deriverebbe sarebbe solo di utilità per tutti”.
Quindi “si indaghi, che si parli di minori, anziani e di tutto ciò che coinvolge la nostra vita sociale – è l’appello di Pennini -. Se rassicuriamo la città, il dibattito prenderà la giusta piega senza discrinazioni e avrà un valore istituzionale. Liberiamoci da questa cortina di fumo che si è creata e costruiamo un modello capace di essere efficiente e appunto vuoto da interferenza o dubbi di moralità. Lo consiglio al sindaco neo eletto così capace di dimostrare che questo comune non ha scheletri nell’armadio. Se ne parliamo tutti assieme, la pulizia che ne potrà eventualmente scaturire sarà la massima espressione che Ferrara davvero cambia”.
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