Attualità
23 Luglio 2019
Entro agosto le fondamenta, a settembre nuovo bando. Il Comune: "Notevole ritardo per grave inadempimento contrattuale"

Ponte Bailey, il cantiere infinito

ponte bailey cocomaro di cona 2
di Elisa Fornasini | 3 min

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ponte bailey cocomaro di cona 2Il ponte Bailey si è trasformato in un cantiere infinito. Dopo una serie di ‘stop and go’, proseguono i lavori per la posa dei pali di fondazione e delle fondamenta che dovrebbero concludersi entro agosto mentre bisognerà attendere inizio settembre per l’emanazione di un nuovo bando per la fornitura del ponte di via Golena che collega Cocomaro di Cona e Cocomaro di Focomorto.

Un cospicuo ritardo dovuto alla risoluzione del contratto con la Ditta Piacentini Costruzioni di Palagano, in provincia di Modena, che si era aggiudicata i lavori, consegnati in via d’urgenza a settembre 2018.

Due mesi più tardi, a novembre, l’azienda aveva però presentato istanza al tribunale modenese di concordato in bianco, assicurando che avrebbe comunque eseguito i lavori a Ferrara, fornendo un ponte classico già in suo possesso, anziché provvedere alla fornitura del ponte previsto nel progetto.

Il Comune di Ferrara ha bocciato la proposta perché l’infrastruttura non era “migliorativa” ma anzi “estremamente impattiva dal punto di vista estetico”, meno durevole e più costosa per la manutenzione. Nel frattempo il cantiere era stato sospeso per la bonifica bellica, così l’amministrazione ha deciso di aspettare l’udienza del tribunale che ha ritenuto “non possibile la continuità aziendale in assenza del piano di soluzione della crisi”.

A questo punto, “resa evidente la mancanza di volontà dell’azienda aggiudicataria di adempiere all’esecuzione del contratto rispettando la fornitura secondo la tipologia del ponte previsto nel progetto posto a gara”, il Comune ha approvato la risoluzione del contratto e ha interpellato le altre aziende che hanno partecipato alla gara ma che non hanno accettato l’incarico.

Si è stati quindi costretti ad aprire una nuova procedura, suddivisa in due bandi: uno per le fondamenta, aperto appunto in primavera, e uno per la fornitura del nuovo ponte che verrà emanato a settembre. Ma i ritardi non finiscono qui: la ditta avrebbe dovuto sgomberare il cantiere e invece si è limitata a posizionare otto pannelli non in buone condizioni, omettendo di ripristinare la segnaletica in via Golena, via Comacchio e via Ginestra.

Un “grave inadempimento contrattuale” che ha comportato un “notevole ritardo, non più recuperabile“: “Il tempo contrattuale concesso per l’esecuzione dei lavori era di 60 giorni naturali e consecutivi, mentre nei 73 giorni in cui l’impresa ha lavorato, sono stati portati a termine esclusivamente i lavori di rimozione del ponte esistente e di demolizione delle relative strutture di appoggio”.

Tra penale e recessione, la Piacentini Costruzioni deve oltre 49mila euro al Comune ed è in corso la richiesta alla Axa Assicurazioni per l’escussione delle polizze fideiussorie. La storia infinita del ponte Bailey è ripercorsa nella determina che ufficializza la rescissione del contratto. A dimostrazione che non bastano le ‘barricate’ annunciate da Nicola Lodi, che al tempo aveva promesso “un anno di proteste“, per risolvere il problema.

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