Comacchio
1 Luglio 2019
Legambiente presenta i dati di Mare monstrum: 4,3 reati per ogni chilometro di costa. La riichiesta alla Regione: "Liberarsi dalla plastica entro l'anno"

Goletta Verde, inquinamento nei limiti anche a Comacchio

di Redazione | 5 min

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Degli undici campionamenti effettuati da Goletta Verde lungo le coste dell’Emilia Romagna, tra cui Comacchio presso la Foce Canale navigabile Porto Garibaldi, in nessun punto gli inquinanti analizzati, marker specifici di problemi legati a una cattiva o assente depurazione, hanno superato il limite previsto dalla normativa.

Un monitoraggio che, dopo le intense piogge del mese di maggio che hanno causato numerose criticità depurative lungo tutta la costa, ha risentito dell’improvviso cambio di temperature e delle condizioni meteorologiche avvenuto a inizio giugno con l’arrivo dei tecnici di Legambiente.

Non si possono però certo trascurare irregolarità segnalate da bollettini Arpae prima e dopo il periodo in cui sono avvenute le rilevazioni e a cui sono seguiti divieti di balneazione sul territorio regionale. Grave infatti l’episodio di inquinamento rilevato il 24 giugno dalle misurazioni di Arpae alla foce del Marecchia, che ha visto un superamento dei limiti fissati per le acque di balneazione.

Si torna invece a parlare del Marano, fiume problematico che ha regolarmente superato i limiti di riferimento negli ultimi otto anni, ma questa volta in termini positivi. Dal campionamento fatto quest’anno, infatti, il sito non risulta inquinato.

È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste dell’Emilia Romagna dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane che in Emilia Romagna ha effettuato a Rimini la sua quarta tappa.

“Nonostante i dati di quest’anno siano incoraggianti, non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa” ricorda il portavoce Mattia Lolli, mentre il presidente Frattini punta l’attenzione su un pericolo per il mare e l’ambiente: la dispersione della plastica usa e getta.

“Legambiente continua la sua campagna per liberare l’Emilia Romagna dall’usa e getta richiedendo alla Regione un impegno concreto attraverso un percorso che si concluda entro la fine dell’anno. L’obiettivo è di liberare il nostro territorio dall’usa e getta, anticipando così le disposizioni della Direttiva Europea per la riduzione della plastica che vieterà la vendita di alcuni prodotti usa e getta dal 2021.  A questo proposito Legambiente ritiene positiva l’ordinanza del Comune di Rimini, che per primo ha messo al bando la plastica di cannucce e bicchieri predisponendo anche azioni di divieto del fumo in spiaggia, per prevenire l’abbandono dei mozziconi”.

Il monitoraggio di Legambiente (i prelievi sono stati eseguiti dalla squadra di tecnici il 13 giugno scorso) prende prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Questi gli altri punti monitorati, le cui acque sono state giudicate con inquinanti “entro i limiti di legge”: nel comune di Comacchio (presso la Foce Canale navigabile Porto Garibaldi); nel Comune di Ravenna (Spiaggia sinistra Canale di Destra Reno, Spiaggia sinistra presso foce Lamone e Foce fiume Uniti);  nel Comune di Cervia (Foce canale Cupa Nuovo e Spiaggia presso Canalino Milano Marittima); nel Comune di Bellaria-Igea Marina (Spiaggia a sud foce fiume Uso); nel Comune di Rimini (Foce Marecchia); nel Comune di Riccione (Spiaggia lato sinistro foce Rio Melo ); nel Comune di Cattolica (Torrente Ventena).

Ci sono da riscontrare, inoltre, ancora criticità sulla cartellonistica informativa rivolta ai cittadini che, nonostante sia obbligatoria ormai da anni per i comuni, non viene ancora rispettata. Indicazioni che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare, i dati delle ultime analisi, ecc.

I tecnici di Goletta Verde hanno segnalato l’assenza  di questo cartello in tutti i punti, mentre  nei punti non campionati dalle autorità competenti in due casi non era presente il cartello di divieto di balneazione come previsto dalla legge.

Goletta Verde nel suo viaggio pone da sempre l’attenzione al brutale assalto che continuano a subire il mare e le coste italiane. Reati che non risparmiamo l’Emilia Romagna, come dimostra la fotografia scattata come ogni anno dal dossier Mare Monstrum 2019 di Legambiente, basato sul lavoro delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto.

In Emilia Romagna diminuiscono i reati legati al mare rispetto l’anno scorso, ma restano comunque un numero importante. In tutto sono state 567  le infrazioni accertate dalle forze dell’ordine nel 2018 per i reati legati al “mare illegale”, con 608 persone arrestate o denunciate e 176 sequestri: in pratica ben 4,3 infrazioni ogni chilometro di costa, settimo posto della triste classifica nazionale.

In testa alla classifica spiccano i reati legati al mare inquinato (da intendere in particolare per scarichi inquinanti e mala depurazione): 224 quelli accertati lo scorso anno con 278 denunce e 119 sequestri. Al secondo posto i reati  commessi per il ciclo del cemento con 168 infrazioni accertate nel 2018 con 180 persone denunciate o arrestate e 47 sequestri effettuati. A seguire quelli legati al saccheggio della risorsa ittica dove si contano 141 reati; 139 denunce e 4 sequestri per un totale di 6.269 kg di prodotti ittici (la quasi totalità pesce, caviale, salmone, tonno rosso, datteri).

Ultimo, ma non meno importante per la salvaguardia dell’ecosistema marino, è il contrasto alle pratiche illecite nella navigazione da diporto sanzionate in particolare dalla Guardia di finanza e dalle Capitanerie di porto. In Emilia sono stati censiti 34 reati con 11 persone denunciate e 10 sequestri.

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