di Giada Magnani
Argenta. In una stipata, ma soprattutto calda, caldissima sala consigliare (surriscaldata anche da un impianto di climatizzazione, o comunque da una ventilazione non all’altezza) è andato in scena sabato 29 giugno a mezzogiorno il primo Consiglio con insediamento del nuovo sindaco, Andrea Baldini e della sua giunta.
Assenti giustificati, per impegni assunti prima della loro nomina, avvenuta giovedì scorso, il neo vicesindaco Luca Simoni e l’assessore Giulia Cillani, che entrambi gravitano nell’orbita del Partito democratico.
Una giunta che parte “dimezzata” insomma, ma che, come ha detto in sintesi Baldini, “avrà modo di lavorare nel corso di questi cinque anni come una squadra che ha come obiettivo il soddisfacimento dei bisogni di questa comunità”.
A fianco del primo cittadino hanno dunque preso posto le new entry Anna Ferrari, 26enne studentessa universitaria, Clara Manzoni, 18 anni liceale, e Sauro Borea (una esperta conferma invece questa) sostituito tra gli scranni consigliari di maggioranza da Francesco Gilli. L’incarico di presidente del consiglio è stato assegnato all’ex capogruppo del centro sinistra Leonardo Fiorentini, il cui precedente ruolo è stato affidato a Giacomo Zaccaria.
Baldini vestendo per la sua prima volta la fascia tricolore ha prestato giuramento, dichiarando “fedeltà alla costituzione italiana”. Intanto ad arroventare la già alta temperatura è stata inscenata una pacifica forma di protesta rappresentata da alcuni striscioni ostentati tra il folto pubblico. Quattro striscioni contro le ipotesi di chiusura dell’ospedale e il trasferimento di servizi chirurgico-sanitari. “Argentani non ammalatevi più, l’ospedale è morto”, stava ad esempio scritto in un paio di questi. Ma la cosa non ha interrotto né sospeso il corso della seduta. Che è proseguita con la nomina dei componenti le commissioni elettorali e dei giudici popolari. Quindi con gli indirizzi programmatici dettati dal sindaco: su tutti appunto “l’ospedale, ma anche la Statale 16 e la riorganizzazione di Soelia e dell’Unione Valli e Delizie”.
Un argomento quest’ultimo che, iscritto all’ordine del giorno, non è stato votato da due gruppi di minoranza, usciti dall’aula. Ottavio Curtarello della Lega ha ad esempio criticato il rapporto “costi e benefici”. Mentre Gabriella Azzalli di Rinnovamento non c’è stata in forza della sua storica contrarietà all’aggregazione di attività nel sodalizio intercomunale, di cui la sua lista civica non ne fa parte. Ma l’iniziativa non ha trovato d’accordo Luca Bertaccini, del Movimento 5 Stelle, che ha così ottenuto gli apprezzamenti degli avversari politici. Il civico consesso si è infine chiuso con un invito lanciato a tutti da Baldini per “collaborare, con impegno, attenzione, dedizione e coraggio a favore degli argentani”.
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