Cronaca
12 Giugno 2019
Riuniti alcuni dei procedimenti pendenti a carico di Stefano Tarascio, finito in carcere a fine maggio per la truffa dell'assegno su Whatsapp

Tre processi in uno per il truffatore seriale

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Intrappolati nel debito, spacciatore trasforma minorenni in rapinatori

Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti

Scomparso 19enne, avviate le ricerche

È scomparso il 4 novembre Federico Baruzzi di 19 anni, residente a Lugo, comune della provincia di Ravenna. La denuncia è però arrivata alla Questura di Ferrara che ha diramato l'allerta anche nel nostro territorio

Addio al professor Sandro Cardinali

Profondo cordoglio nel mondo accademico ferrarese per la scomparsa del professor Sandro Cardinali, docente di Storia della filosofia moderna all'Università degli Studi di Ferrara

Codici di carte di credito clonate utilizzati per effettuare acquisti abusivi per diverse migliaia di euro. Il tutto a danno di persone provenienti da tutta Italia.

E il protagonista è un nome ben noto alle cronache ferraresi: Stefano Tarascio, 30enne arrestato a fine a maggio dai Carabinieri per la truffa dell’assegno su Whatsapp grazie alla quale, insieme alla suocera, era riuscito a intascarsi 10.700 euro.

Questa volta avrebbe agito in combutta con altri soggetti rimasti ignoti, acquisendo in qualche modo i codici di diverse carte di credito clonate in varie parti d’Italia e i dati personali dei proprietari, riuscendo così a effettuare diversi acquisti online nel corso tempo: da biglietti ferroviari (alcuni poi fintamente rivenduti in un sito web specializzato) e aerei a materiale d’arredamento per alberghi, fino a pneumatici per auto.

Condotte che hanno portato Tarascio ad essere imputato in tre differenti processi, che il suo difensore – l’avvocato Filippo Sabbatani – è riuscito a far riunire in un unico procedimento per reati che spaziano dalla truffa alla detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici, fino alla ricettazione.

Dopo le relative denunce, identificarlo non è stato troppo difficile per gli inquirenti: in più di un’occasione ha infatti utilizzato telefoni cellulari intestati a lui o ha effettuato le sue attività truffaldine da linee internet intestate a lui o alla sua compagna.

A novembre si discuterà il rito abbreviato.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com