Cronaca
12 Giugno 2019
Riuniti alcuni dei procedimenti pendenti a carico di Stefano Tarascio, finito in carcere a fine maggio per la truffa dell'assegno su Whatsapp

Tre processi in uno per il truffatore seriale

di Daniele Oppo | 2 min

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Presunto scippatore di Pontelagoscuro, arriva un’altra assoluzione

Era stato arrestato a settembre 2022 dai carabinieri con l'accusa di aver messo a segno due furti con strappo a Pontelagoscuro, ai danni di donne in bicicletta. Lo scorso novembre, per uno di quegli episodi, era già arrivata una prima assoluzione, e ieri (lunedì 15 settembre) il tribunale di Ferrara ha confermato la stessa decisione anche per l'altro fatto

Codici di carte di credito clonate utilizzati per effettuare acquisti abusivi per diverse migliaia di euro. Il tutto a danno di persone provenienti da tutta Italia.

E il protagonista è un nome ben noto alle cronache ferraresi: Stefano Tarascio, 30enne arrestato a fine a maggio dai Carabinieri per la truffa dell’assegno su Whatsapp grazie alla quale, insieme alla suocera, era riuscito a intascarsi 10.700 euro.

Questa volta avrebbe agito in combutta con altri soggetti rimasti ignoti, acquisendo in qualche modo i codici di diverse carte di credito clonate in varie parti d’Italia e i dati personali dei proprietari, riuscendo così a effettuare diversi acquisti online nel corso tempo: da biglietti ferroviari (alcuni poi fintamente rivenduti in un sito web specializzato) e aerei a materiale d’arredamento per alberghi, fino a pneumatici per auto.

Condotte che hanno portato Tarascio ad essere imputato in tre differenti processi, che il suo difensore – l’avvocato Filippo Sabbatani – è riuscito a far riunire in un unico procedimento per reati che spaziano dalla truffa alla detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici, fino alla ricettazione.

Dopo le relative denunce, identificarlo non è stato troppo difficile per gli inquirenti: in più di un’occasione ha infatti utilizzato telefoni cellulari intestati a lui o ha effettuato le sue attività truffaldine da linee internet intestate a lui o alla sua compagna.

A novembre si discuterà il rito abbreviato.

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