Cento
12 Giugno 2019
Il proprietario dell'immobile e uno dei tecnici che lo assistettero nella pratica Mude accusati di tentata truffa allo stato

Contributi post-sisma, in due a processo

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Al via il Festival del Premio Letteratura Ragazzi di Cento

È in partenza il Festival del Premio Letteratura Ragazzi 45° edizione – ideato, organizzato, promosso e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Cento, di Ibby e del Cepel – che quest’anno si terrà dal 29 aprile al 4 maggio a Cento

“Insieme liberi” alleata della lista Libertà

“Insieme liberi” corre da Cento per le elezioni europee in alleanza con la lista Libertà. Lo annuncia in conferenza stampa il portavoce Marco Mattarelli, che ripete che “la nostra visione è molto chiara ed è principalmente fondata sul recupero della sovranità"

Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Cento. La pratica Mude per i contributi post-sisma non è stata revocata, ma risulta tuttora solo sospesa. Eppure il proprietario di un immobile e il geometra che lo ha assistito nelle procedure si ritrovano già a processo per tentata truffa allo Stato.

Gli imputati sono accusati di aver chiesto i fondi – 350mila euro circa – per una casa nel centese i cui danni però si sarebbero verificati anni dopo il terremoto. In sostanza viene contestato che il tetto crollò solo nel 2014 e non nel 2012 a causa delle scosse sismiche. Il Comune – che si è costituito parte civile tramite l’avvocato Michele Montanari – si sarebbe accorto di tutto, a pratica già confermata, osservando le immagini dall’alto di Google Earth, che mostrerebbero come nel 2012, dopo il sisma, il tetto fosse ancora al suo posto, mentre sarebbe crollato solo due anni dopo.

Le difese – avvocato Gianni Ricciuti per il proprietario (che è italiano d’origine ma non parla bene la lingua e usufruisce dell’assistenza di un interprete nel processo) e Fabio Pellacani del foro di Modena per il tecnico che curò la parte finale della pratica Mude – sostengono che tutto sia frutto di una grande confusione: non negano, infatti, che il tetto crollò nel 2014, ma sostengono che il crollo avvenne proprio a causa dei danni generati dal sisma e che dunque la richiesta di contributi – peraltro formalizzata nel 2016 al termine dei rilievi tecnici iniziati nel 2012 – fosse del tutto legittima.

La procura contesta anche che l’immobile non fosse adibito a residenza, ma – sulla base degli elevati importi riscontrati in alcune bollette – che venisse in realtà utilizzato come rimessa o magazzino, cosa che lo escluderebbe dalle pratiche di finanziamento. Anche questo punto viene fermamente contestato dalle difese.

Si ritorna in udienza il 10 settembre per la chiusura della fase istruttoria.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com