Attualità
22 Maggio 2019
Nella notte i militanti di Centipercentoanimalisti hanno tappezzato cartelli stradali con degli adesivi per ricordare la morte dei cavalli Blasco e Bao Nero

Si avvicina il Palio, ritorna la protesta animalista

di Redazione | 2 min

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“Ferrara città del palio dei cavalli che nel 2006 ha ucciso Blasco e Bao Nero”. È  la scritta che appare in alcuni adesivi coi quali il gruppo Centopercentoanimalisti, nella notte tra il 21 e il 22 maggio, ha tappezzato cartelli stradali all’ingresso della città e in piazza Ariostea.

La protesta dei militanti animalisti in prossimità del Palio è ormai un grande classico di Ferrara e neppure quest’anno ci si sottrae alla ritualità alternativa che protesta contro “una improbabile rievocazione storica” durante la quale “i Cavalli vengono fatti correre in una piazza con curve strette. Infatti nella riedizione del 2006 (il palio era stato sospeso per decenni) due Cavalli, Blasco e Bao Nero, sono rimasti uccisi per l’incompetenza e la incoscienza degli organizzatori”, si legge in una nota di rivendicazione da parte del gruppo animalista.

Non mancano neppure le polemiche interne al mondo animalista. Nella stessa nota il gruppo ricorda come dal 2006 “i militanti di Centopercentoanimalisti sono sempre presenti con azioni varie e con il presidio contro il palio”, aggiungendo di farlo “al contrario degli animaloidi venduti locali, comprati con lo spazio del festival Veg in città. Nonostante la città di Ferrara abbia ben altri problemi, gli amministratori, continuano a spendere soldi tempo ed energie per questo evento, che ai Ferraresi non interessa ma serve solo a far propaganda ai politicanti locali.

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