Politica
15 Maggio 2019
Zamorani: “A tutti comunicheremo i rischi che si corrono per usi diversi dal collezionismo”

+Europa in piazza a distribuire semi di cannabis

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Ferrara per la Palestina: “Pretendiamo rispetto e giustizia”

La comunità palestinese di Ferrara torna a farsi sentire. Con un comunicato, il gruppo Ferrara per la Palestina ricorda di aver presentato, il 21 ottobre, un documento protocollato in Comune nel quale si “pretendono scuse dal sindaco Alan Fabbri a nome del Comune per le ripetute offese razziste pronunciate contro la comunità palestinese in sede istituzionale”

Botti: “A Ferrara zero visione strategica”

Politiche industriali e infrastrutture, ma soprattutto lungimiranza. È questo quello che serve a Ferrara secondo Daniele Botti, candidato sindaco alle ultime comunali che oggi è al lavoro per la realizzazione di un nuovo soggetto politico "in fase di lavorazione molto avanzata"

“La finanziaria di Meloni mette in ginocchio i Comuni”

La Legge di Bilancio 2026 del Governo Meloni è un nuovo e pesante colpo per gli Enti Locali e per i cittadini. È una manovra che, oltre a favorire i più ricchi, taglia i servizi, indebolisce i Comuni e scarica sui territori le conseguenze di scelte politiche sbagliate

Parte il primo dibattito pubblico di Pluralismo e Dissenso

Sono Francesco Fersini, vicesegretario provinciale di Forza Italia, ed Enrico Segala, consigliere comunale del Pd, i primi due ospiti dell’associazione Pluralismo e Dissenso che inizia così una serie di incontri pubblici dal titolo "Destra e Sinistra, cosa rimane dopo l’alluvione populista"

Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”

“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti

Questa sera, mercoledì 15 maggio, alle ore 22, al Volto del Cavallo in corso Martiri della Libertà, +Europa Ferrara allestirà un tavolo dove verranno distribuite confezioni contenenti semi di cannabis.

“Si tratta di semi di canapa pluripremiati per la loro qualità e con alti livelli di thc – spiega il coordinatore Mario Zamorani -. Si tratta di un prodotto per collezionisti. A tutti comunicheremo i rischi e si corrono per usi diversi dal collezionismo”.

Quale il messaggio politico? “Com’è noto Salvini vuole chiudere tutti i negozi di cannabis legale – riprende Zamorani -. Questi i numeri del mercato legale della cannabis light: 10.000 addetti e 1500 imprese che sarebbero da buttare in mezzo a una strada dall’oggi al domani solo perché non piacciono al nostro ministro dell’Interno. Questa è una concezione del lavoro e dell’impresa aberrante e pericolosa per chiunque abbia voglia di investire in Italia in qualsiasi settore”.

A ogni modo sia +Europa pensa che “il proibizionismo, la guerra militare alla droga condotta in questi decenni, ha fallito su tutti i fronti. Questa è un’evidenza che è sotto gli occhi di tutti, e che dovrebbe preoccupare soprattutto quelli che sono più contrari alla diffusione del consumo della cannabis. Il proibizionismo serve a dare l’illusione di fare qualcosa per risolvere un problema, mentre invece si contribuisce attivamente ad aggravarlo, in termini di legalità, di criminalità e di salute. Se si facesse davvero l’analisi dei costi e dei benefici del proibizionismo sulla cannabis, se guardassimo ai risultati, avremmo dovuto cambiare strada già da un pezzo. E infatti stanno cambiando strada molti paesi civili, ai quali dovremmo guardare come a degli esempi e studiare la loro esperienza, dal Canada al Colorado”.

+Europa cita anche uno studio sul mercato delle droghe leggere in Italia (lo studio ‘Light cannabis and organized crime: Evidence from (unintended) liberalization in Italy’ a firma italiana e pubblicato lo scorso aprile dalla rivista scientifica European Economic Review.

) che dimostra che l’apertura dei cannabis shop ha provocato una riduzione dello spaccio in Italia del 14% e conseguentemente del fatturato delle mafie per almeno 100 milioni di euro. “Abbiamo scoperto – si legge nella ricerca – che la legalizzazione della cannabis light ha portato a una riduzione del 14% dei sequestri di marijuana illegale per punto vendita e a una riduzione dell’8% della disponibilità di hashish. I calcoli su tutte e 106 le province italiane prese in esame suggeriscono che i ricavi perduti dalle organizzazioni criminali siano in una forchetta stimata tra i 90 e 170 milioni di euro all’anno. Si stima inoltre che la vendita di cannabis light abbia portato a un calo di circa il 3% degli arresti per reati di spaccio”.

+Europa procederà anche a raccogliere firme «Per chiedere al parlamento di legalizzare la cannabis».

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com