
La Spal 1986-1987 (Wikipedia/public domain)
di Davide Soattin
Dei tanti incroci che hanno tinto di bianco e di azzurro i duelli tra Spal e Napoli, ce n’è uno che è rimasto indelebile negli occhi e nei ricordi dei tifosi ferraresi. Quello di Coppa Italia del 24 agosto 1986, storica serata di fine estate in cui Maradona, reduce dal mondiale in Messico e dalla leggendaria Mano de Dios ai danni dell’Inghilterra, illuminò Ferrara con le sue magie.
Sebbene fosse più che lecito aspettarsi alla vigilia una sfida condizionata dalle differenze di categoria – Spal in C1 e Napoli in Serie A – la partita fu combattuta e divertente in ogni zona del campo, tanto da accendere gli spalti di un Paolo Mazza straripante di passione, che spinse i biancazzurri di Mazzola a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Ma ciò non bastò, e il Napoli passò in vantaggio sul finire di primo tempo: calcio di punizione defilato di Maradona dalla sinistra, cross messo verso il centro dell’area di rigore e incornata vincente di Bagni, che superò indisturbato Cervellati e portò avanti i partenopei al 43′.
Lo stesso Cervellati poi, nelle iniziali battute del secondo tempo, si rese grande protagonista di almeno un paio di interventi prodigiosi su alcuni pericoli provenienti dal reparto offensivo degli azzurri, che tra le loro file potevano contare anche su giocatori dal calibro di Ciro Ferrara, Bruno Giordano e Claudio Garella, dovendosi però arrendere più tardi alla magia su punizione di Maradona al 69′.
Dal limite dell’area infatti, con la stessa semplicità con cui si batte un calcio di rigore, il Pibe de oro lasciò partire una conclusione che bucò la barriera della Spal, non proprio impeccabile in quella circostanza, e trafisse l’estremo difensore biancazzurro sul secondo palo, siglando così il raddoppio che chiuse i giochi e permise ai campani di iniziare con il piede giusto una stagione che sarebbe rimasta nella storia del club, con la conquista del double nazionale: scudetto e Coppa Italia appunto.
Dal canto loro invece, al netto dei due soli pareggi messi a segno nel primo turno preliminare, gli estensi vennero subito eliminati dalla competizione, ripiegando successivamente sulla Coppa Italia di Serie C, che persero ai sedicesimi di finale contro la Reggiana, e concentrandosi infine sul campionato, che li vide arrivare al quarto posto in solitaria, sebbene la squadra dimostrò un calcio frizzante per l’intero anno, che non fu però sufficiente a cambiare una stagione mandata in archivio con una buona dose di rimpianti.
Spal-Napoli 0-2 (0-1)
Spal: Cervellati, D’Eustacchio (86′ Doni), Tedoldi, Nardini (65′ Buriani), Mauri, Malvolti, Paganelli (46′ Guariento), Fermanelli, Foglietti, Perinelli, Paradiso. All.: Mazzola.
Napoli: Garella, Bruscolotti, Ferrara, Bagni, Ferrario, Renica, Caffarelli (50′ Carnevale I), De Napoli (88′ Carannante), Giordano B., Maradona, Muro (73′ Marino R.). All.: Bianchi.
Arbitro: Longhi di Roma.
Marcatori: 43′ Bagni (N), 69′ Maradona (N).
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