Scomparsa ragazza di 17 anni da Ferrara
La Prefettura ha reso noto che Bastaoui Maroua, 17 anni, è scomparsa in mattinata (domenica 28 dicembre) da Ferrara
La Prefettura ha reso noto che Bastaoui Maroua, 17 anni, è scomparsa in mattinata (domenica 28 dicembre) da Ferrara
Aveva deciso di farla finita la sera di Natale, ma l'intervento provvidenziale dei carabinieri l'ha salvata. Protagonista della vicenda una giovane 20enne che stava attraversando un particolare momento della propria vita, fatto di difficoltà emotive apparentemente insormontabili, convinta che solo un gesto estremo avrebbe potuto risolvere quelle sofferenze
Alle prime ore del 24 dicembre due pattuglie dei Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ferrara, sono state inviate con urgenza in via Arianuova, all’interno del parcheggio Diamanti. Era stato segnalato al 112 il ferimento di un ragazzo
Nella serata di Natale i Carabinieri della Stazione di Pontelagoscuro, in collaborazione con i colleghi di Porotto, hanno arrestato un 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dopo essere intervenuti per una lite in famiglia
Stava viaggiando a bordo della propria automobile in via Caretti, quando il forte vento ha fatto cadere un albero che ha colpito violentemente il cofano dell'automobile, senza fortunatamente ferire il conducente, unico a bordo

(archivio)
Dopo sei anni e l’avvicendamento di tre giudici è finito con una doppia assoluzione il processo che vedeva due infermiere dell’Sant’Anna accusate di omicidio colposo per la morte nel settembre 2013 di una signora, ricoverata per un’occlusione intestinale, deceduta dopo una crisi respiratoria dovuta probabilmente a un’alterazione glicemica.
Secondo l’accusa – sostenuta dalla pm Barbara Cavallo, anche sulla scorta di una consulenza tecnica – il decesso era da ricondurre agli effetti di un’eccessiva somministrazione per via endovenosa della nutrizione parenterale, dovuta alla negligenza delle due infermiere. Ovviamente diversa la posizione delle difese delle due imputate (avvocati Irene Costantino e Giovanni Trombini), forti delle proprie consulenze ma anche della perizia disposta dal secondo giudice che ebbe in mano la causa, che affermò l’impossibilità di stabilire con certezza la causa della morte, anche per la concomitanza di una sepsi, frutto di una successiva operazione chirurgica. Alcuni infermieri, sentiti come testimoni, parlarono anche di malfunzionamenti nei diffusori delle sacche parenterali che potrebbero spiegare perché, nel caso specifico, quella della signora si svuotò nel giro di poche ore anziché nelle 24 prescritte.
Il giudice Vartan Giacomelli ha determinano in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni. I familiari della vittima erano già stati risarciti dall’azienda ospedaliera prima dell’inizio del processo.
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