Politica
4 Aprile 2019
Il capogruppo del Carroccio e candidato sindaco per il centrodestra chiede alla Regione di sollecitare l'Ausl a porre rimedio alla situazione di disagio per i residenti della frazione

Malborghetto senza medico di base, interrogazione di Alan Fabbri

di Redazione | 2 min

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Malborghetto di Boara è rimasta, di fatto, senza medico: non è possibile lasciare più di 4000 abitanti senza un presidio nel quartiere e costringere i pazienti a spostarsi per diversi chilometri per essere visitati. Questa mancanza penalizza soprattutto la popolazione anziana che non ha possibilità di muoversi e non è automunita e trascura l’importanza dei servizi territoriali di assistenza in zone già troppo spesso penalizzate dalla distanza dal centro. Ho presentato una interrogazione in Regione per chiedere ragione della situazione e per sollecitare un intervento risolutivo”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna e candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, ha depositato una interrogazione sulla situazione di Malborghetto, rimasta improvvisamente priva di presidio sanitario. “Nei giorni scorsi, a quanto risulta, la frazione di Malborghetto è venuta a trovarsi priva dell’assistenza del medico che esercitava, oltre che nella sede principale di Barco, anche in un ambulatorio dislocato nella frazione”, spiega Fabbri. “Con una nota dello scorso marzo l’Azienda sanitaria avrebbe improvvisamente segnalato lo stop della convenzione con il medico presente da anni, delegando la prosecuzione dell’assistenza per i pazienti della frazione a un sostituto assegnato in automatico”. Il nuovo medico, però, al momento “esercita esclusivamente nell’ambulatorio del quartiere Barco a Ferrara, che si trova a quasi sette km di distanza da Malborghetto”, mentre “nessun ambulatorio è più attivo a Malborghetto “, continua Fabbri. “E’ chiaro che i pazienti non automuniti e in particolar modo gli anziani e le fasce più deboli della popolazione si troveranno a causa di questo in gravi difficoltà, non solo per la distanza ma anche del probabile sovraffollamento che si verrà a creare all’interno dell’unico ambulatorio attivo”.

Inoltre “i cittadini di Malborghetto, a quanto risulta, non hanno potuto esprimere la propria opinione sulla scelta del nuovo medico”, aggiunge Fabbri, “nonostante si tratti evidentemente di un punto di riferimento importante soprattutto per gli anziani”. Per fare chiarezza sulla situazione e “soprattutto per sollecitare l’ente a porvi rimedio ho presentato una interrogazione alla Regione, chiedendo quali iniziative intenda assumere per garantire un punto di accesso sanitario adeguato alle esigenze dei cittadini di Malborghetto”.

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