Attualità
21 Marzo 2019
Dal 2016 sono state raggiunte 227 famiglie. Fiore: "Restituiamo alle persone la propria autonomia con sostegni completi"

Il Mantello tira le somme degli aiuti agli ‘invisibili’

di Redazione | 2 min

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“Il Mantello è nato nel 2016 per rispondere alle necessità di persone in stato di impoverimento, che rischiavano di scivolare nella povertà assoluta. Il sostegno, della durata di massimo 18 mesi, ha lo scopo di restituire alle persone la propria autonomia, e ci teniamo molto al fatto che il sostegno sia completo, non solo sui beni alimentari”.

Così Giulia Fiore, presidente dell’associazione ‘Il Mantello’, ha aperto l’incontro che si è svolto mercoledì nella Sala dei Comuni di Castello Estense in cui si sono presentati i risultati ottenuti dall’associazione e dal suo emporio sociale per l’anno 2018.

Da ottobre 2016 a dicembre 2018 sono stati pubblicati tre bandi, raggiungendo 227 nuclei familiari, ovvero 873 persone. “Dei partecipanti a questo primo bando il 73% non ha partecipato al secondo, e questo è un ottimo risultato” ha sottolineato Anna Zonari di Agire Sociale.

Il secondo bando, nel 2018, ha sostenuto 64 famiglie, ovvero 269 persone, di cui 128 minori e il 42% delle famiglie era sconosciuto ai servizi sociali Asp, quelli che Zonari ha definito ‘gli invisibili’. Di questi il 34% erano disoccupati e il 30% avevano un lavoro ma insufficiente al proprio fabbisogno.

Il market di via Mura di Porta Po 9 ottiene prodotti da aziende partner, dal banco alimentare, da donazioni di privati cittadini e contributi economici che provengono dal Comune di Ferrara, da partners, da raccolte fondi o dalla partecipazione a bandi. I beneficiari possono qui fare la spesa grazie alla tessera punti e vi trovano prodotti a lunga conservazione, per l’igiene personale e della casa, materiale scolastico ed altro.

A questo si sono affiancate le iniziative culturali e di supporto: 2 borse di studio musica per ragazzi, 5 borse di studio per la formazione degli adulti, biglietti del teatro e del cinema, oltre a 37 percorsi di inserimento lavorativo, oltre a consulenza legale, sostegno psicologico e servizi sanitari.

“In poco tempo sono state fatte molte cose – sottolinea Chiara Sapigni, assessore alla sanità, servizi alla persona, politiche familiari -, insieme Comuni, Asp e azienda Usl, hanno potuto creare tutto questo, perché esistevano già altre esperienze condivise, allo scopo di affrontare questi problemi in modo nuovo e condiviso, dopo gli anni della crisi, che ha colpito anche Ferrara”.

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