Trovata morta al Grattacielo. C’è l’ombra dell’overdose
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
Nella nuova operazione interforze compiuta il 2 maggio su disposizione della Prefettura di Ferrara sono state impiegate sette pattuglie, nonché 14 tra agenti e militari della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale Terre Estensi
Avrebbero esportato indebitamente, principalmente tra Germania e Romania, delle automobili sottoposte a fermo amministrativo, inizialmente acquistate con la scusa di ricavare pezzi di ricambio, ottenendo così un ingiusto profitto di 247.000 euro e arrecando un danno allo Stato pari a circa 4 milioni di euro
In un'occasione, davanti agli occhi del figlio minore, l'avrebbe aggredita con spinte e calci, provocandole ferite al volto e lividi alle gambe, mentre in un'altra circostanza avrebbe provato a sferrarle un calcio allo sterno, che fortunatamente lei riuscì a evitare
Hanno ammesso l’aggressione e, d’altronde, coi filmati a incastrarli non avevano molte altre scelte a disposizione. Irabor Igbinosa (detto Ebo) e Lucky Athony Odianose (detto Ubeba), i due autori materiali dell’aggressione con machete di via Olimpia Morata, sono stati sentiti dal gip Silvia Marini in incidente probatorio nell’udienza tenutasi venerdì 15 marzo.
I due – che sono difesi dall’avvocato Simona Maggiolini – sono stati i primi a essere arrestati dopo la brutale aggressione avvenuta il 30 luglio del 2018 ai danni di Stephen Oboh, che secondo gli indagati sarebbe stato a sua volta protagonista di violenze nei loro confronti in passato. Dalle risultanze investigative è emerso che il gravissimo episodio di violenza fosse in effetti un regolamento di conti tra bande rivali.
L’incidente probatorio si è reso necessario per fissare le loro dichiarazioni nel futuro processo e segue una precedente udienza in cui sono stati sentiti dei testimoni.
Oltre a Ebo e Ubeba, lo ricordiamo ci sono altri cinque accusati per il tentato omicidio, tutti assicurati alla giustizia: Junior Musa (detto Junior) e Glory Egbogun (alias Omomo) che facevano da sentinelle e che hanno spinto la vittima verso i suoi carnefici; Kingsly Okoase (alias Oje, che venne arrestato dai Carabinieri in zona Grattacielo a settembre), e i due che sono riusciti a fuggire in Francia: Emanuel Emakhu (alias Shube, catturato a Rouen a novembre) e Henry Aherobor, detto Threeman, fermato a Marsiglia il 6 dicembre scorso. Tutti di nazionalità nigeriana, regolari in Italia, tranne Shube che ha esaurito tutte le possibili procedure per vedersi riconosciuto il permesso di soggiorno.
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