E’ dedicato allo studio delle emozioni suscitate dall’arte il progetto di ricerca, nell’ambito della mostra “L’Arte per l’Arte. Dipingere gli affetti”, che vedrà ancora una volta la collaborazione tra il Comune di Ferrara e il Laboratorio Interdipartimentale Cias (Centro studi controllo inquinamento fisico, chimico e microbiologico di ambienti ad alta sterilità) dell’Università di Ferrara.
La ricerca, dal titolo ‘NevArt – Neuroestetica della visione dell’arte’, ha come scopo quello di tracciare un quadro complessivo della risposta emozionale, neurofisiologica e cognitiva prodotta dalla visione di alcuni dipinti dell’esposizione attualmente allestita nelle sale del Castello estense. L’intento è quello di coinvolgere un numero elevato (almeno 1000) di soggetti volontari dei quali saranno registrate le risposte neurologiche alla visione delle opere in mostra, mediante l’applicazione di sensori non invasivi che consentono di effettuare analisi Eeg (elettroencefalogramma), Ecg (elettrocardiogramma) e il rilievo di altri parametri fisici e fisiologici (tracciamento dei movimenti oculari e conduttività elettrica della pelle). Per il progetto il Cias attiverà un sistema di prenotazione dei volontari, che potranno poi usufruire dell’ingresso gratuito al museo del Castello.
Questa nuova collaborazione, approvata dalla Giunta, segue quella che nei mesi scorsi ha consentito la conduzione da parte del Cias di sofisticate indagini scientifiche sul dipinto di Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo “La decollazione di san Giovanni Battista”, appartenente alla Collezione Orfanotrofi e Conservatori dell’Asp-Centro Servizi alla Persona, in deposito presso i Musei d’Arte Antica del Comune di Ferrara e attualmente esposto in Castello nell’ambito della mostra “L’Arte per l’Arte. Dipingere gli affetti. La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento”.
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