
Sandro Guerra
di Cecilia Gallotta
Se già l’ospedale di Cona ci ha messo diversi anni per essere ‘digerito’ dai ferraresi, la Casa della Salute Cittadella San Rocco deve forse ancora iniziare il processo, perché sulla bocca della maggior parte dei cittadini è ancora “l’ex ospedale Sant’Anna”.
Ecco perché il direttore del Dipartimento delle Cure Primarie dell’Azienda Usl Sandro Guerra, ha ritenuto doveroso innanzitutto sottolineare cosa non è, ancor prima di che cos’è, una ‘casa della salute’. E l’ha fatto davanti ad una sala gremita dell’Urban Center, martedì pomeriggio, nel secondo incontro che il Comune e l’Ausl hanno dedicato al ‘Piano per la Salute ed il Benessere a Ferrara’.
‘Quando devo andare alla Casa della Salute, e quando a Cona?’ Il titolo dell’iniziativa esplica bene la parte del cittadino medio, impersonato dallo showman Paolo Franceschini, che ha alleggerito l’incontro moderandolo da “uomo di strada”.
“Cona lavora sulla ‘medicina d’attesa’ – spiega Guerra – ed ha un approccio prestazionale. Ciò significa che se ho bisogno di una singola prestazione circoscritta, prenoto a Cona e vado lì”. E’ invece della cosiddetta ‘medicina d’iniziativa’ che si occupa la Casa della Salute, quella cioè che mobilita la presa in carico di una persona in ogni suo aspetto, dal sociale alla patologia cronica, al parente con necessità assistenziali.
“Fino a prima che l’ospedale si spostasse a Cona semplicemente non esisteva la Casa della Salute” prosegue Guerra, che spiega come sia nata a seguito della delibera Regionale del 2010 e sviluppata ulteriormente con la delibera 2128 del 2016. Non si tratta quindi di un mero “restyling di una sede rimasta vuota”, né della “duplicazione di servizi già esistenti”, ma una realtà che “cura l’accoglienza e valuta il bisogno assieme alla comunità”.
Pazienti con scompenso cardiaco, diabetici con difficoltà respiratorie, famiglie con bambini aventi problemi legati alla neuropsichiatria: sono diversi gli esempi riportati a necessitare dei servizi di una casa della salute, che, a seconda di ogni caso, metterà in rete diverse forze (il pool infermieristico, il medico di base, e, dove occorrono, i diversi specialisti) per la presa in carico della persona. E la prima tappa per accedervi, è il proprio medico di base.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com