Portomaggiore. “Da parte mia nessuna scorrettezza né strumentalizzazione a fini politici, ma una chiara disamina dei fatti come sono stati evidenziati e sottolineati anche dai partecipanti alla cerimonia”. Continua il botta e risposta tra Roberto Badolato e Nicola Minarelli sulle celebrazioni portuensi in occasione del Giorno del Ricordo.

Per l’esponente dell’opposizione “questa maggioranza cerca puntualmente di strumentalizzare il tutto allo scopo di screditare la credibilità altrui” e ribadisce le domande fatte al sindaco: la stele risulta aggredita dalla ruggine si o no? Erano assenti le rappresentanze delle scolaresche, puntualmente al contrario precettate in occasioni di altre celebrazioni? il cippo era disadorno? ci sono stati incontri o tavole rotonde con testimonianze di sopravvissuti come accade per altri appuntamenti con annesse proiezioni di cinedocumentari?. “Su questi fatti si basavano le critiche e le obiezioni – riprende Badolato – e su questo avrebbe dovuto eventualmente ribattere il sindaco senza inalberarsi in considerazioni astratte”.

“Rimanendo nel concreto – conclude la controreplica il capogruppo di opposizione -, ribadisco l’auspicio che in futuro vi possa essere un maggiore coinvolgimento di tutti magari istituendo, in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, una borsa di studio intitolata ai martiri delle Foibe. Riguardo poi alla miopia politica sulla tragedia delle Foibe, dal sindaco evidenziata nella sua reprimenda, farebbe meglio a rivolgersi alla sua parte politica che per esigenze politiche tra negazioni e mistificazioni ha distorto a proprio piacimento il passato arretrando a fronte di verità scomode come sulla tragedia delle Foibe”.