Economia e Lavoro
7 Febbraio 2019
La senatrice dem si definisce insoddisfatta dalle affermazioni del Ministero. Sull'ecotassa: «Favorirà le produzioni estere»

Boldrini (Pd): «Dopo risposta del Mise, preoccupati per futuro Fca e Vm»

di Redazione | 2 min

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Insoddisfatta della risposta e preoccupata per il settore dell’automotive in Italia. E, di conseguenza, per le sorti della Vm di Cento, cui fino al 2022 è stata affidata da Fca l’evoluzione del V6 e che non dovrebbe, in questi tre anni, perdere la produzione diesel. Così si definisce la senatrice Pd, Paola Boldrini, che ha ricevuto ieri dal Ministero allo Sviluppo guidato da Luigi Di Maio la risposta all’interpellanza presentata – con firma di 23 colleghi – lo scorso novembre, in cui chiedeva l’istituzione di un tavolo per elaborare una strategia per il settore, quindi ben oltre il 2022.

La senatrice parte dalla legge di Bilancio, con cui “il Governo giallo verde ha messo in campo l’ecotassa sul diesel e gli incentivi per le auto elettriche, senza avere alcuna strategia nazionale per affrontare gli impatti negativi che le misure avranno nel settore in termini produttivi e occupazionale. “Al solito – affonda – vince l’improvvisazione”. Il vantaggio, secondo Boldrini, sarà per le produzioni estere. Nel merito dell’interrogazione, Boldrini sottolinea come il Ministero non abbia tenuto conto dell’annuncio, da parte di Fca, di revisionare il proprio piano industriale, che appunto metterebbe al ‘sicuro’ la stessa Vm per un tempo limitato. E abbia definito “possibile” l’istituzione di un tavolo nazionale che dovrebbe essere invece periodico. “Siamo molto preoccupati – conclude Boldrini – e insieme a noi tutti i dipendenti del gruppo Fca e le imprese dell’indotto. E quindi anche Cento”.

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