Portomaggiore
16 Gennaio 2019
La consigliera dem chiederà alla giunta regionale di verificare con "se ci siano le condizioni per adottare una procedura di VIA"

No all’impianto dei fanghi a Portoverrara. Zappaterra: “Solo disagi per i cittadini”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Spaccio in provincia. Trovato con quaranta dosi di cocaina in casa

I carabinieri del Norm di Portomaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità albanese di 36 anni che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di cocaina, già suddivisa in circa quaranta dosi e pronta allo spaccio

La proposta del Centro Destra Civico. L’Esercito a Portomaggiore

Portare l'esercito a Portomaggiore. È questa la soluzione individuata dal Centro Destra Civico, che in questo momento è all'opposizione, per contrastare il "moltiplicarsi degli episodi di illegalità nel nostro territorio, che interferiscono nella convivenza pacifica e civile di una Portomaggiore che ormai non è più riconoscibile"

Portoverrara. “Sono personalmente contraria alla realizzazione di questo tipo di impianti perché non creano occupazione e benefici alle comunità bensì solo disagi”. In merito alla polemica sul progetto di realizzazione di un impianto di trattamento dei fanghi a Portoverrara interviene dalla Regione anche Marcella Zappaterra.

“Sono personalmente contraria alla realizzazione di questo tipo di impianti -afferma la consigliera regionale del Pd – perché non creano occupazione e benefici alle comunità bensì solo disagi. Sfruttano un territorio lasciando ai cittadini solo traffico pesante e forse emissioni odorigene sgradevoli”.

Zappaterra ricorda che gli stessi Comuni di Portomaggiore e Argenta hanno già depositato osservazioni “estremamente critiche”. E ammette che “la legge però li consente, anzi a dire la verità sulla regolamentazione per lo spandimento dei fanghi l’attuale governo ha aumentato i limiti facilitando anche gli impianti industriali, mentre la nostra Regione mantiene una normativa molto più rigida che ne limita l’utilizzo circoscrivendolo solo ad alcune categorie e prevedendo una comunicazione preventiva di 15 giorni all’Arpae ogni volta che si effettuano”.

La consigliera dem anticipa che chiederà alla giunta regionale di verificare con gli organi tecnici competenti “se ci siano le condizioni per adottare una procedura di VIA invece del solo screening proprio per consentire il massimo approfondimento sull’impatto dell’impianto sulla viabilità, sulle emissioni, sulla sicurezza, ma anche sulla semplice qualità della vita della delle persone”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com