Morte Papa Francesco. De Pascale: “Ha saputo parlare al mondo intero”
“Una figura che ha saputo parlare al mondo intero, con parole e gesti di disarmante semplicità e immenso significato”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna
“Una figura che ha saputo parlare al mondo intero, con parole e gesti di disarmante semplicità e immenso significato”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna
I notiziari di ieri ci avevano lasciato con Papa Francesco che distribuiva le caramelle ai bambini, dopo la benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua
Con un post su Facebook dal tono netto e polemico, la Curva Ovest – storico cuore del tifo organizzato della Spal – ha voluto dire la sua dopo la decisione della Figc di sospendere tutte le partite di calcio a seguito della morte di Papa Francesco. Pur esprimendo cordoglio verso “il mondo cristiano, orfano del suo leader”, gli ultras ferraresi non hanno risparmiato critiche verso un provvedimento giudicato eccessivo
La Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha emesso un’allerta per la giornata di martedì 22 aprile riguardante il transito della piena del fiume Po, con particolare attenzione alla provincia di Ferrara. Secondo il bollettino, si prevede una situazione di criticità idraulica sulle pianure rivierasche del Po, con livelli superiori alla soglia 2 e, nel tratto orientale e nel Delta ferrarese, prossimi alla soglia 3, la più alta nella scala di riferimento
Ogni anno nel mondo il 24 aprile si celebra la “Giornata mondiale contro la meningite”. L’Azienda Ospedaliero–Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara sono impegnate nella lotta a questa patologia
di Cecilia Gallotta
Dalla toga, all’ago. Dopo 15 anni da avvocato, la ferrarese Sara Bertelli cambia completamente rotta: metro al collo e forbici alla mano, darà vita alla sua personalissima ‘sartoria sovversiva’, che presto alzerà il sipario presso gli spazi di Factory Grisù.
Quando aprirà, e di cosa si tratta esattamente? Come mai ‘sovversiva’?
L’idea è quella di fare delle mini collezioni personalizzate, per taglia e per tessuto. Realizzerò sicuramente il ‘su misura’, perché voglio dire no all’omologazione, al fatto che si debba essere sempre tutti uguali. Inoltre mi piacerebbe organizzare corsi, workshop ed eventi sul mondo della moda che voglio esprimere, quello legato ad un consumo consapevole. Adesso la sto allestendo, e spero di riuscire a fare l’inaugurazione entro febbraio.
Cosa ti ha mosso a lasciare un lavoro come quello che avevi, e darti a questa nuova attività?
Ho capito che non era la mia strada. Ho intrapreso il percorso da avvocato perché è stato un po’ indotto, non dico che ho fatto quello che gli altri si aspettavano da me, ma quasi. E l’ho fatto anche abbastanza in fretta, sono stata nei tempi della laurea e avevo uno studio mio. Ma poi mi sono accorta che ero insofferente al tipo di vita che portava quel lavoro, ho sempre avuto un’indole più creativa, e più armoniosa.
In questo periodo storico di crisi lavorativa, molti direbbero che è stata una scelta coraggiosa.
Sicuramente. Ma quando non si ama quello che si fa, dopo un po’ arrivare a fine giornata diventa difficile. Ero arrivata al punto che prima di un’udienza non riuscivo a dormire. Poi devo sfatare il mito della libera professione. Ai tempi in cui mi sono laureata sì, essere avvocato era uno status a cui tendere, ma adesso c’è una bella crisi anche lì. La mia crisi, però, è stata personale.
Come è nata l’idea della sartoria, e quando? C’è stato un episodio scatenante?
Sì, c’è stato un momento che cercavo disperatamente una gonna a ruota, e non c’era verso di trovarla perché non andava più di moda. Così mi sono detta: ‘E se me la facessi?’ Poi mi sono iscritta a una scuola professionale, la Vitali, dove a Ferrara ci vengono da tutta Italia. Ho preso il diploma nell’autunno del 2016 e nel 2017 ho iniziato a lavorare a questa idea della sartoria, senza però avere ancora uno spazio fisico: lavoravo un po’da casa, e un po’ facevo eventi e mercatini, sfruttando la normativa dell’esercizio dell’arte e dell’ingegno, un po’ come hobby.
Come mai hai deciso di aprire presso gli spazi di Factory Grisù? Come si è presentata l’occasione?
Sono sempre stata molto attratta dal discorso del recupero, anche architettonico. Sono andata all’open day, dove c’era il presidente del Consorzio, Massimo Marchetto. Ma il bando di assegnazione tardava ad uscire e per un momento ho anche pensato di accantonare l’idea. Poi, questo settembre è uscito, ho partecipato e l’ho vinto. Questo spazio nasce da una concezione che rispecchia esattamente quella della sartoria che vi vorrei portare all’interno.
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