Eventi e cultura
21 Dicembre 2018
Inaugurata "La poesia dell'attimo" che mostra "la più importante collezione al mondo" del pittore-letterato ferrarese

De Pisis fa il pieno al Padiglione d’Arte Contemporanea

di Elisa Fornasini | 2 min

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Grande affluenza all’inaugurazione della mostra “De Pisis – La poesia dell’attimo” che dal 21 dicembre al 2 giugno al Padiglione d’Arte Contemporanea rende di nuovo fruibile “la più importante collezione al mondo per qualità e quantità” del pittore-letterato ferrarese, in dotazione alla Fondazione Ferrara Arte grazie alle donazioni di Giuseppe Pianori, che nel suo testamento ha lasciato la creazione di una Fondazione per l’acquisto di molti dipinti, e di Franca Malabotta, vedova del notaio e critico d’arte Manlio Malabotta che ha donato tutta la sua collezione di Filippo de Pisis alla città di Ferrara.

Alle 18 in punto di venerdì le sale del Pac sono già gremite di ferraresi e autorità pronti ad ammirare una settantina di quadri – precisamente 35 dipinti, 7 litografie e 28 disegni su carta – che ripercorre tutte le fasi salienti della parabola creativa dell’artista, dalle suggestioni metafisiche ispirate da De Chirico alla vita libera e ispirata a Parigi fino agli anni più cupi del ricovero nella clinica di Villa Fiorita.

“Questa esposizione è una delle tappe di un percorso avviato dopo il terremoto, che ci ha costretto a chiudere palazzo Massari per un corposo intervento di restauro, per non tenere il nostro patrimonio chiuso nei depositi – annuncia Maria Luisa Pacelli, direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara – ma mostrarlo al mondo attraverso mostre in Castello, in Italia e all’estero”.

Il percorso espositivo, illustrato dalla curatrice Lorenza Roversi in una breve visita guidata, dà risalto anche all’epistolario con un amico fraterno, lo scrittore e critico bolognese Giuseppe Raimondi, svelato da una serie di lettere, cartoline e testi autografi dagli anni Venti ai Cinquanta, in prestito dall’archivio Raimondi dell’Università di Bologna.

Mantenere aperti gli spazi è una scommessa per la città – interviene il sindaco Tiziano Tagliani – con un duplice piano di lavoro: rafforzare il rapporto affettivo tra la città e il suo patrimonio culturale e accrescere le relazioni esterne, usando la nostra dotazione per gli scambi museali”. Accanto a lui c’è vicesindaco Massimo Maisto che augura a tutto il pubblico presente e quello futuro: “Buona mostra”.

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