Vertenza Amsef. I lavoratori manifesteranno sotto lo Scalone
Le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti scenderanno in piazza per la vertenza Amsef
Le sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti scenderanno in piazza per la vertenza Amsef
Vendere Amsef prima che sia troppo tardi e che il valore di mercato scenda drasticamente. In sintesi, è questo il motivo che ha spinto l’amministrazione comunale di Ferrara ad avviare il processo di dismissione dell’azienda
Il segretario della Uil di Ferrara Massimo Zanirato parla di "sorpresa amara sotto l'albero di Natale" nel definire gli esiti della commissione consiliare di controllo che ieri (17 dicembre) si è riunita per discutere della vendita di Amsef
L'intervento di Giada Zerbini, segretaria comunale del Pd: "Parcheggi, rifiuti, Amsef e teleriscaldamento. Dall'Amministrazione serve chiarezza"
«Siamo di fronte a un’operazione politica gravissima: le cosiddette nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo sono un vero e proprio manifesto ideologico della destra al governo, che tenta di piegare la scuola pubblica a una visione autoritaria, selettiva e fuori dal tempo»
“La nascita (o rinascita) di un partito con tutti gli organi nazionali eletti è un segnale forte per la democrazia”. Sono le prime parole di Giuseppe Toscano, avvocato ferrarese e fondatore della Nuova Democrazia Cristiana, nella veste di segretario regionale della Democrazia Cristiana dell’Emilia Romagna. La nomina è avvenuta per acclamazione durante il comitato regionale tenutosi a Bologna, alla presenza dei rappresentanti delle provincie.
“Dopo la procurata crisi di “mani pulite” (crisi abbastanza strabica perché così organizzata) i partiti sono stati spazzati via per perseguire un disegno poi fallito, ma che comunque ha dissolto la democrazia: oggi abbiamo solo vuoti simulacri” commenta Toscano.
“L’individualismo, i clan, le conventicole, il sistema elettorale che ignora gli elettori, il potere diretto al popolo, il partito padronale, hanno incanalato l’attuale situazione dentro un tunnel in fondo al quale ci sono due fari di un treno che ci viene contro a tutta velocità – prosegue il neo segretario generale -. La Dc si oppone a questo e vuole capovolgere lo stato di crisi permanente; la Dc partito laico di ispirazione cristiana fa propri i valori della persona, sui quali anche laici attenti convergono, con orientamento di centro nell’attuale panorama politico”.
Sul tesseramento Toscano ha affermato con forza che “non è possibile accettare tutti senza filtro, altrimenti per converso si corre il rischio di chi fa eleggere i propri vertici anche da esterni (magari prezzolati) con le primarie”. Contro queste Toscano è stato durissimo definendole un “assurdo lesivo di ogni più elementare concezione democratica: un partito è forte e serve se ha una propria interna identità con organi che funzionano senza bisogno di ‘ascari'”. Alle primarie si può anche ricorrere per l’indicazione di chi eleggere nelle istituzioni: anche sulle cosiddette “parlamentarie” si è detto deluso perché “si parte con strumenti quasi societari prestati alla politica che così si piega come canna al vento”.
“E allora la Dc è rinata – ha concluso Toscano – e questa non è certo un’associazione d’arma: è una forza di libertà di fronte a quelli che la vogliono negare. Sta a noi rivalutare i valori nazionali ed europei (purtroppo quel pessimismo che un tempo ci faceva dire no all’Europa dei mercanti, oggi dobbiamo dire magari lo fosse oltre al resto). Rivalutare anche un confronto selettivo col mondo cattolico frastagliato come è, visto che i cattolici divisi sono del tutto ininfluenti, mentre più uniti possono concorrere a rappresentare anche quel 50% di cittadini che a marzo 2018 si sono rifiutati di votare. Se il mondo cattolico è diviso è anche nostro compito individuare un pastore arcivescovile che ci aiuti con autorevolezza a guidare il nostro popolo e con l’aiuto di Dio lo abbiamo trovato”.
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