Spettacoli
16 Dicembre 2018
Iniziativa della Ferrara Film Commission alla Sala Boldini. In progetto la realizzazione di un docufilm anche su “Gli occhiali d’oro”

“La morte legale”, presentato il documentario sulla genesi del film “Sacco e Vanzetti”

di Redazione | 3 min

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Venerdì 14 dicembre alle 17.30, presso la Sala Boldini di Ferrara, la Ferrara Film Commission – con il patrocinio del Comune di Ferrara e di Amnesty International – ha presentato il film documentario “La morte legale” che racconta la genesi del film “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo attraverso interviste fatte a coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione. Erano presenti Silvia Giulietti e Giotto Barbieri. Ha introdotto la serata il vicepresidente della Ferrara Film Commission Stefano Duo.

La Giulietti ha portato i saluti di Montaldo alla città di Ferrara, che lo ha sempre accolto con amicizia. È in progetto la realizzazione di un docufilm anche su “Gli occhiali d’oro”.

“Raccontiamo il cinema e l’amore per il cinema”, afferma la Giulietti. Un amore che per lei è nato in tenera età: la mamma lavorava negli uffici di Cinecittà e lei ha potuto respirare la stessa aria dei grandi registi sin da bambina. Ha iniziato come fotografa di scena (anche se la mamma insisteva a farle seguire le sue orme in amministrazione…) finché Armando Nannuzzi la introdusse alla professione di operatore di macchina da presa e direttore della fotografia. Fu la prima donna a fare questo lavoro. “I miei film preferiti sono: “C’era una volta in America” (che lei definisce ‘il Film’) e “Gli occhiali d’oro”, ma se dovessi dare un consiglio ai giovani aspiranti direttori di fotografia, suggerirei di prendere spunto da “Barry Lindon””. Giotto Barbieri, invece, ha lavorato nella pubblicità, per il teatro e nel mondo dei cortometraggi, per approdare alla scrittura e al documentario. E le sue preferenze cinematografiche cambiano come lui cambia: dal Bunuel della Nouvelle Vague a Totò a John Ford. Lui più autorale, lei più tecnica, si descrivono come due figure lavorativamente complementari.

Il docufilm “La morte legale” è intenso e commovente. Il ritmo delle interviste, la forza delle immagini, la sapiente integrazione tra le fotografie dell’Archivio Storico del Cinema Enrico Appetito e i disegni di Remo Fuiano coinvolgono lo spettatore tenendolo incollato alla poltrona. Montaldo racconta le numerose coincidenze che si sono susseguite nella realizzazione del film: dal ritrovamento delle lettere di Sacco e Vanzetti, all’incontro con Joan Baez, che accettò di interpretare il brano della colonna sonora “Here’s to you” di Ennio Morricone, e, non ultimo, al rinvenimento di un video ‘clandestino’ del funerale. Si pensi che, per ovvie questioni, era stato vietato di girare filmati al funerale e, addirittura, di parteciparvi. Ma le immagini mostrano la presenza di migliaia di persone.
Giotto afferma: “Con “Sacco e Vanzetti” Montaldo è entrato concretamente nella vita dei due protagonisti cambiandone le sorti. Grazie al film, quasi 50 anni dopo la loro esecuzione la loro causa è tornata alla ribalta, si è riconosciuta l’ingiustizia inaccettabile della quale i due sono stati vittime ed è stata ottenuta la loro riabilitazione. Sacco e Vanzetti parlano al nostro presente, sono sempre attuali”. I due registi intendono mantenere questa attualità portando il docufilm nelle scuole italiane. Per non dimenticare. “La morte legale” sarà proiettato anche alla 36^ edizione del Bellaria Film Festival a fine dicembre.

A chiusura dell’evento, Margherita Pasetti (segretario della Ferrara Film Commission) ha ricordato l’appuntamento con il “Ferrara Film Corto”, Festival Nazionale di Cortometraggi rivolto a film-maker italiani o residenti in Italia, organizzato dalla Ferrara Film Commission, la cui seconda edizione avrà luogo il 25, 26 e 27 gennaio 2019.

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