Proseguono gli Openart in parallelo alle proiezioni luminose del progetto di restauro multimediale Sogno o son deste presso il museo di Casa Romei. Il calendario di eventi collaterali prosegue mercoledì 28 novembre alle 17 quando, presso lo Spazio Crema in via Cairoli 13, avrà luogo la conferenza dal titolo “La rappresentazione della signoria Estense nelle monete e nelle medaglie”.
I ritratti dei signori d’Este, insieme all’iconografia di marchesi e duchi, ci sono giunti – opera di insigni artisti del Rinascimento – in un vasto repertorio di monete e medaglie che raffigurano attraverso emblemi, imprese, personificazioni e scene complesse un’efficace narrazione del loro mondo ideale.
Teresa Gulinelli, funzionario archeologo numismatico dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara presenterà, in una sorta di galleria metallica, una serie di medaglie di eccezionale qualità formale, realizzate dal Pisanello per Leonello d’Este tra 1441 e 1444 e dalla Scuola che si sviluppa a Ferrara sotto l’influenza dell’operato del grande maestro.
E non solo. La medaglia infatti, nata con finalità eminentemente celebrativa, riscuote immediato e duraturo successo a Ferrara e negli anni successivi molti grandi medaglisti – tra cui Petrecino, Amadio da Milano, Sperandio Savelli, Pastorino da Siena e Pompeo Leoni – esaltano nelle loro composizioni le virtù individuali dei duchi d’Este, idealizzandone anche il ruolo politico.
Nell’ambito dell’incontro verrà quindi evidenziato come durante il ducato estense la moneta si configura pienamente come mezzo di diffusione delle idee, manifestando tramite i suoi tipi i programmi, le inclinazioni, le qualità, di cui il principe vuole fare mostra. La varietà e la ricchezza dei contenuti, la perizia tecnica e l’alto livello artistico degli incisori, contraddistinguono questa fase: tra le massime realizzazioni si ricordano la doppia in oro e i testoni argentei di Ercole I dominati dalla rappresentazione dei miti erculei, nei quali il duca si identifica con l’omonimo eroe, e le creazioni di Giovanni Antonio Leli, che danno corpo a episodi delle Sacre Scritture, eletti da Alfonso I a manifesto della sua pietà e devozione.
L’appuntamento rientra nel calendario degli Openart paralleli al progetto di restauro luminoso digitale Sogno o son deste a Casa Romei, organizzati in collaborazione con il Conservatorio di Ferrara, l’Ente Palio, il Museo Archeologico Nazionale e i Musei Civici di Arte Antica. Grazie a ciò, è possibile capire con precisione anche quale era la ricchezza ornamentale dei decori del doppio loggiato del quattrocentesco cortile d’onore del Museo di Casa Romei, ripristinati virtualmente nella bellezza dei colori originali che le impreziosivano tramite una proiezione luminosa analogica realizzata fedelmente con tecniche di ricostruzione virtuale d’avanguardia. Le proiezioni sono attive al Museo di Casa Romei ogni giovedì, venerdì e sabato, dopo il tramonto per 15 minuti ogni ora fino alle 19.30: si tratta di un sistema fisso e permanente, che proseguirà anche dopo la fine degli Openart.
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