Attualità
8 Novembre 2018
Appuntamento in programma venerdì 9, presso la sala consiliare del Comune di Ferrara, organizzato dall'associazione Padri Separati

Ddl Pillon, un convegno per discuterne con chi ha partecipato alla stesura

di Redazione | 3 min

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Nella giornata di venerdì 9 novembre dalle 14.30 alle 17.30, presso la sala consigliare del Comune di Ferrara, si terrà un convegno sul ddl n. 735/2018 cd Pillon, dal titolo ‘Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità – Luci e ombre del DDL n. 735/2018. Commento e Dibattito con coloro che hanno partecipato alla stesura’.

Il titolo evidenzia la chiave critico-costruttiva sottesa al dibattito e relativa al discusso disegno di legge, il cui merito, nonostante l’impianto presenti molte lacune e criticità, è quello di aver “scoperchiato la pentola mandando un chiaro messaggio che così come stanno le cose non vanno bene”.

E’ però del tutto evidente che il tentativo di normare argomenti come l’affidamento condiviso, i diritti del minore alla bigenitorialità, il mantenimento dei figli ed i rischi rappresentati dell’alienazione parentale, sia censurabile trattandosi di argomenti già ampiamente normati dalla legge n. 54 del 2006 e dal D.Lvo 154/2013, che hanno costituito un ottimo intervento in materia di diritto di famiglia, nell’ottica della massima tutela dei figli.

Ciò però non è stato sufficiente e si rende ancora necessario prevedere una serie di interventi correttivi, che consentano all’impianto normativo già presente di esplicare efficacemente i suoi effetti. Ogni nucleo familiare è diverso, i genitori sono diversi e lo sono conseguentemente anche i figli; sono, ad esempio, la corretta valutazione degli orari di visita, delle condizioni di lavoro dei genitori, della quotidianità del minore che dovrebbero finire nei fascicoli e sui tavoli dei giudici per essere valutati di volta in volta nell’assetto successivo alla disgregazione della famiglia, alla luce della citata normativa.

Ogni sentenza ed ogni decreto dovrebbero trovare un loro fondamento ed una valida giustificazione e motivazione nella condizione di vita del minore, senza che questo diventi l’oggetto del processo e che il giudice possa applicare discrezionalmente la più generica e apatica delle clausole. Non è creando uno squilibrio tra le due figure genitoriali e mortificandone una delle due, che sia aiuta il minore a superare il difficile momento della separazione tra i genitori, ma non è nemmeno necessario stradicare l’intera gestione della vita del figlio, se fino al giorno prima della separazione stava bene con entrambi i genitori. Nè si può sottoporre la vita del minore (e dei genitori che dovranno averne cura) a rigidi e preconfezionati schemi di tipo legale e processuale.

L’obiettivo dell’associazione Padri Separati è quello di ricreare un piccolo tavolo di lavoro tecnico – costruttivo di confronto e riflessione su tutte queste tematiche che colpiscono profondamente i soggetti che ne sono coinvolti. I relatori saranno l’avvocato Angela Natati (introduce e modera), il dottor Giovanni Camerini (neuropsichiatra infantile), la dottoressa Sara Pezzuolo (psicologa infantile) e l’avvocato Stefano Cera (consigliere nazionale Aps).

L’evento sarà aperto anche alla cittadinanza. Per gli avvocati iscritti all’associazione Padri Separati e alla Camera Minorile, l’evento sarà gratuito, mentre per coloro che non rientreranno nelle dette categorie, il contributo richiesto sarà di 10 euro.

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