Politica
26 Ottobre 2018
La singolare protesta di Ottavio Malavasi: "Finché c'è l'Ue spero qualcuno ponga un limite, senza si tornerà alla situazione fra le due guerre mondiali"

Seduto sul Listone col drappo europeo: “Stiamo tornando al fascismo”

di Redazione | 2 min

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Chiunque abbia dovuto percorrere piazza Trento e Trieste nelle ultime due mattine non ha certo potuto fare a meno di notare, nel bel mezzo del Listone, un uomo solo, seduto su una sedia, con la pipa in bocca e la bandiera dell’Europa ben stretta in pugno. Lui è Ottavio Malavasi e ha deciso di manifestare così il suo dissenso nei confronti di un governo che “sta procedendo a grandi passi verso il fascismo: con questo linguaggio ci sono tutti gli ingredienti”.

Malavasi si dice “preoccupato per quello che accade e, nei limiti delle mie possibilità, ho deciso di fare qualcosa”. Di tanto in tanto, qualche curioso si avvicina all’uomo per chiedergli il motivo della sua condizione o per scattare una foto. E lui, gentilmente, spiega che la bandiera europea in mano è quasi un lumicino della speranza: “Finché c’è l’Europa spero che qualcuno ponga un limite, ma senza l’Europa penso si torni alla situazione fra le due guerre mondiali. L’Unione ha la funzione di arbitro, e l’Italia si concede di fare la ballerina di qua e di là perdendo qualsiasi possibilità d contare in questo contesto europeo e mondiale: nel secolo scorso, già due volte si è cambiata parte e all’estero ci vedono un po’ come libertini”.

Senza entrare nei tecnicismi, ma per Malavasi il “disegno politico di questo modo di agire mi pare chiaro:  non c’è margine di trattativa sulla manovra economica, si aprirà un conflitto ancora più profondo con l’Unione la quale non potrà che avviare la procedura di infrazione”. “Alle prossime elezioni europee – prosegue -, i partiti di governo chiederanno agli italiani se vorranno l’Europa o i soldi subito, come reddito di cittadinanza e condono, e stravinceranno. A quel punto l’Ue senza l’Italia sarà in via di disfacimento, eppure è quella Unione che è riuscita a garantire 70 anni di pace e a rendere tutti più ricchi, anche se con difetti ed errori”.

I fantasmi del passato hanno quindi spinto Malavasi a scendere in piazza, per ora da solo ma in un futuro non tanto lontano chissà che non si riesca a far nascere qualcosa di più: “Mi sento un po’ snob, che di certo non è un male. Decine di persone si sono già fermate, spero che qualcuno si faccia vivo e che si possano mettere insieme dei presidi”.

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