Cronaca
16 Ottobre 2018
Giovanna Mazzoni dei No Salvabanche prende le parti dell'ex presidente del Cda oggi a processo: “Persona rispettabilissima. Senza il commissariamento senz'altro saremo andati avanti in modo adeguato”

Carife. “Lenzi agì a tutela dei risparmiatori, ministero e Banca d’Italia devastanti”

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Droga, Ferrara snodo del maxi-traffico smantellato a Bologna

Ferrara torna al centro della cronaca giudiziaria con l'operazione "Black Hole", l'inchiesta antidroga condotta dalla Squadra Mobile di Bologna che ha portato a 19 indagati e quattro misure cautelari. Se il cuore dell'attività criminale si muoveva a Bologna, la parte essenziale del traffico di stupefacenti si svolgeva anche nella città estense e in provincia

Vm. Cotugno (Fiom): “Bene l’acquisizione, ma ora serve progetto concreto”

Speranza per una nuova fase ma anche l'incognita di non avere (per ora) un piano per il futuro. Chi lavora alla Vm è diviso tra questi due sentimenti in attesa dell'incontro di lunedì 15 settembre nel quale la nuova proprietà, Marval, dovrebbe dare informazioni aggiuntive in merito alle idee che ha sull'aziende recentemente acquisita

Tentata rapina a un 39enne. Altro processo per il bullo di piazza Ariostea

Già condannato lo scorso luglio a un anno e quattro mesi per aver aggredito un minorenne in piazza Ariostea, un 23enne di nazionalità moldava è tornato nuovamente davanti al giudice del tribunale di Ferrara. Stavolta deve rispondere dell'accusa di tentata rapina ai danni di un uomo di 39 anni

(archivio)

È una difesa forse inaspettata quella che Giovanna Mazzoni, pasionaria ferrarese dei No Salvabanche, riserva a Sergio Lenzi, ex presidente del Cda di Carife, e al resto del management a processo per il crac da aumento di capitale del 2011.

“In coscienza – afferma la signora Mazzoni a margine dell’udienza di lunedì mattina – ritengo che si sia attenuto a principi di tutela dei risparmiatori, ha agito con grande energia mentre il Mef e la Banca d’Italia sono stati devastanti”. “Io un po’ mi sbilancio su Lenzi – continua la rappresentante più nota dei No Salvabanche -: è una persona che non ha mai mancato ai suoi obblighi quando era presidente, anche della Fondazione, è una persona rispettabilissima”.

L’occasione per chiederle di parlare dell’ex presidente non nasce dal nulla: durante l’udienza, infatti, Lenzi si è alzato dalla seggiola che occupava nell’aula B del tribunale per recarsi nella zona riservata agli spettatori, tra i quali c’era, appunto, la signora Mazzoni. E le ha consegnato una busta che conteneva una lettera-documento che ricostruisce la vicenda Carife.

“Lui asserisce di aver operato con grandissima energia ma con impotenza”, spiega Mazzoni parlando di Lenzi, per poi aggiungere una sua visione personale: “Senza il commissariamento, senz’altro saremo andati avanti in modo adeguato”.

Insomma, le colpe vere del crac non vanno ricercate nelle persone oggi a processo, ma nei piani altissimi, in quel ministero dell’Economia e delle Finanze e in quella Banca d’Italia che commissariò la cassa estense che “hanno sottovalutato le condizioni della città”. L’esempio viene richiamando la deposizione nell’udienza precedente di Carlo Di Salvo, uno degli ispettori di Bankitalia (nonché dell’allora dg Saccomanni), che fanno dire alla Mazzoni che i suoi funzionari “non avevano rapporti con il territorio. Agivano senza avvertire l’urgenza e la gravità, soprattutto dopo il terremoto. Questi organi di vigilanza non avevano la consapevolezza della preziosità del risparmio e dei rapporti sul territorio, andavano avanti con pochi dati”.

“Conto che la Banca d’Italia assuma il principio della dichiarazione di verità – conclude Mazzoni – e ritorni a verificare quanto il commissariamento è stato deleterio”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com