Cassa integrazione. A Ferrara in aumento del 24%
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
I dati a fine 2024 appena pubblicati dalla Banca d’Italia e ripresi dall’Ufficio Studi Fisac Cgil fotografano una situazione preoccupante per il sistema del credito nella provincia di Ferrara
Synergie Group, network internazionale e quinta agenzia per il lavoro in Europa, e Spal, lo storico club di calcio di Ferrara, organizzano un momento di incontro fra imprese locali e chi è alla ricerca di nuove prospettive professionali
Il coordinamento degli assessori regionali alle Politiche Agricole, all’unanimità, ha riconosciuto le ragioni della filiera agricola del fiore di canapa industriale e ha formalmente richiesto al Governo la modifica dell’articolo 18 del Decreto Sicurezza
"Anche i giganti del tech devono rispettare le regole. Le aziende non possono modificare unilateralmente i contratti o limitare i diritti degli utenti senza motivo"
Nei giorni scorsi è stato siglato l’accordo per il rinnovo del Cpl (Contratto Provinciale di Lavoro) dei quadri e impiegati agricoli della Provincia di Ferrara.
A comunicarlo, con soddisfazione, sono i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e uila-Uil, spiegando che l’incremento retributivo è pari al 2,1% con efficacia dal 1° settembre 2018. “Nel contratto – commentano i sindacati – viene rafforzato il sistema delle relazioni sindacali estendendo l’operatività dell’Osservatorio Unico di settore, costituito ai sensi del Cpl operai agricoli e Cipl settore cooperativo agricolo, anche alle problematiche relative ai dipendenti aventi inquadramento impiegatizio”.
Le aziende trasmetteranno quindi a tale Osservatorio copia dei contratti di apprendistato siglati e un controllo da parte del medesimo dei parametri legati alla produttività, ciò al fine di una continua e proficua verifica delle condizioni di lavoro e di produttività del settore agricolo locale.
E’ stato raggiunto un accordo anche in tema di tutela delle lavoratrici madri, condividendo l’opportunità di trasformare il rapporto di lavoro da full time a part time per il periodo utile all’assistenza di figli conviventi inferiori a tredici anni. E’ stato inoltre stabilito un limite settimanale di 12 ore per lo straordinario contro le 18 ore previste dal Contratto Nazionale ed è stata infine aumentata l’indennità di cassa da 65 a 70 euro.
“Questo contratto – dichiarano le tre sigle sindacali – riteniamo dia le giuste risposte a diverse centinaia di impiegati agricoli che operano in un settore importante per l’economia del territorio”.
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