Codigoro
10 Settembre 2018
A Codigoro i genitori dell'alunno contestano la scuola: "Un errore macroscopico a cui rimediare, se serve porteremo al Tar questo caso assurdo"

Rimandato e bocciato per una sola materia, la famiglia promette battaglia

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Rimandato a settembre in una sola materia, con il resto dei voti pari o superiori alla sufficienza, è andato incontro a bocciatura dopo l’esame di riparazione. Succede ad un giovane alunno dell’Istituto superiore Guido Monaco di Pomposa, polo scolastico codigorese che conta diversi indirizzi di studio.

Dopo l’esito infausto e “inspiegabile” prodotto dal Consiglio di classe nei giorni scorsi, la famiglia del ragazzo è indubbiamente sul piede di guerra, intenzionata a denunciare “un’ingiustizia che potrebbe creare pericolosi precedenti” e portando il caso a conoscenza di tutti i livelli dirigenziali scolastici, da quelli di istituto a quelli regionali, nazionali e ministeriali.

La sventura ha inizio con gli scrutini di fine anno: a giugno scorso in pagella lo studente colleziona una insufficienza in matematica (un 4/10, oltre ad un 7 in condotta che potrebbe aver avuto il suo peso). ‘Rimandato a settembre’, come da normativa. Durante la stagione estiva lo stesso partecipa ai corsi di recupero organizzati dalla sua scuola, senza mancare un appuntamento, ed inoltre frequenta lezioni private a pagamento. Tuttavia a settembre arriva la bocciatura per non aver superato l’esame di riparazione previsto.

“Siamo di fronte ad un caso assurdo ed unico nella storia dell’Istituto, ad una bocciatura non meritata” racconta la madre del ragazzo, ricordando poi come una sentenza del Tar del Veneto del 2015 abbia stabilito che un alunno con una sola insufficienza non possa essere bocciato a settembre. “Questa vicenda ha dell’incredibile, anche perché nel primo quadrimestre la materia risultava pienamente sufficiente”.

“Allora perché tanto accanimento e cattiveria? Cosa ha convinto il Consiglio di classe a votare per la bocciatura e ad ignorare il suo rendimento globale? Leggerezza? Poca attenzione ai singoli casi da parte del corpo docente?” si chiede ora la famiglia, che ha già fissato un colloquio con la dirigente scolastica del plesso. “Abbiamo chiesto un parere legale e intendiamo presentare con un ricorso al Tar se non dovesse risolversi in altro modo: ci auguriamo che la scuola si renda conto del macroscopico errore e voglia porvi rimedio, riconvocando in via straordinaria il Consiglio per valutare l’alunno nella globalità della sua attività scolastica, come previsto chiaramente dal regolamento del Miur”.

“Come ci ha spiegato il nostro legale infatti – conclude il genitore -, l’esito della verifica di recupero è solo uno degli elementi che debbono concorrere alla valutazione complessiva. Inoltre un’ordinanza ministeriale del 2007 specifica che in caso di debito in una sola materia, la valutazione finale deve essere sempre globale ed in generale, con una grave insufficienza, la bocciatura non è prevista dal Miur, oltre che dal buon senso”.

“Non vogliamo a tutti i costi difendere il ragazzo, se fosse risultato globalmente non meritevole saremmo stati i primi a considerare giusto il provvedimento”.

 

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